situazione mercati finanziari oggi

Situazione Mercati Finanziari Oggi: La follia continua?

Riguardo la situazione mercati finanziari oggi mi verrebbe subito da dirti questo non è lo stesso mercato che abbiamo visto sei mesi fa.

Il mercato azionario spumeggiante dell’inizio del 2021 si è “spostato”. Ad esempio, i “meme stock” di cui ho parlato a suo tempo e che tutti ad un certo punto amavano, si stanno raffreddando… pesantemente…

Le azioni AMC Entertainment (quelle dei cinema) sono scese oltre il 30% dal loro picco di giugno. Lo stesso vale per GameStop (il rivenditore di videogiochi) che ha raggiunto il picco a gennaio con oltre 340 dollari per azione e adesso, attraverso una tonnellata di volatilità, è sceso di circa il 35% da allora.

Le persone che hanno iniziato a fare trading sull’onda di “Robinhood” solo pochi mesi fa probabilmente non hanno performato molto bene ed ecco perché stanno perdendo interesse nel trading di azioni e stanno andando altrove…

L’estremo ottimismo sulle borse non c’è più, molti sono preoccupati… ma sappi che i mercati finanziari non crollano sulle preoccupazioni.

Un mercato rialzista non finisce sulle preoccupazioni… finisce quando l’avidità diventa mostruosa.

Ecco perché, anche se il mercato è nuovamente vicino a toccare massimi storici oggi, credo che la corsa non sia ancora finita…

Situazione Mercati Finanziari Oggi: Ci sono 3 grandi preoccupazioni

 

Primo, i consumatori sono più ribassisti che rialzisti sulle azioni per la prima volta in 14 mesi.

Possiamo vederlo dai dati del Consumer Confidence Survey redatto dal Conference Board. Ogni mese, questo sondaggio viene inviato a migliaia di famiglie e gli viene chiesto se pensano che le azioni aumenteranno, diminuiranno o rimarranno invariate.

Oggi, più consumatori si aspettano che le azioni diminuiranno piuttosto che aumentare nei prossimi mesi.

Bene, sappi che questo per me non è un segno di avidità mostruosa. Questo mi dice che oggi la massa è preoccupata per le sue azioni e questo sentimento negativo, per me significa che le azioni hanno ancora spazio per crescere…

Sembra contro intuitivo vero?

Vedi, ho esaminato i dati di ogni volta che i consumatori nel sondaggio del Conference Board sono diventati ribassisti sulle azioni per la prima volta in 12 mesi.

I dati disponibili risalgono al 1991. Da allora, ci sono stati 18 casi come quello che stiamo vedendo oggi e i dati dicono che quando accaduto, in generale, è stato un segnale rialzista per le azioni statunitensi.

Guarda tu stesso …

La tabella mostra i rendimenti medi dell’S&P 500 dopo che i consumatori sono diventati ribassisti:

1 Mese3 Mesi6 Mesi 1 Anno
3,1%4,7%7,5%11,9%

Quando i consumatori diventano ribassisti, come hanno appena fatto, sembra proprio che sia meglio restare investiti.

In effetti, il rendimento annuo tipico dopo uno di questi estremi è del 12% e 15 delle 18 volte precedenti hanno portato ad ulteriori guadagni nel corso dell’anno successivo. Insomma, tasso di vincita possibile di questa analisi: 83%.

In parole povere, è possibile che le attuali paure della massa siano il carburante per un’ulteriore crescita del mercato azionario.

Detto ciò, questo non è l’unico segno di preoccupazione nel mercato oggi.

Il secondo è che anche le valutazioni alle stelle di inizio anno stanno svanendo…

Le aziende hanno dovuto chiudere parte delle loro attività durante la pandemia. Quella minor operatività ha fermato i guadagni trimestrali e questo, a sua volta, ha fatto salire vertiginosamente una delle metriche di valutazione più comunemente utilizzate.

Sto parlando del rapporto prezzo/utili (Price/Earnings). Ne ho già parlato in altri post ma comunque, questo rapporto ci dice se il mercato è costoso o economico…

Maggiore è il rapporto P/E, più costoso è il mercato. Più basso è questo rapporto, più economico è il mercato.

Quando gli utili scendono più del prezzo di mercato, possono aumentare le valutazioni. Dopotutto, stai pagando più soldi per meno guadagni.

Questo è quello che è successo all’inizio di quest’anno…

Il rapporto P/E dell’S&P 500 ha toccato quota 31 a febbraio. Questa è la valutazione più alta degli ultimi 70 anni.

Guarda tu stesso il grafico dell’S&P 500 Price-to-earning ratio

situazione mercati finanziari oggi

Puoi vedere il recente picco nel grafico. Questo picco ha eclissato il precedente record del rapporto P/E di circa 30, che era stato stabilito nel 2000 durante la bolla delle dot-com.

Ora, è normale pensare che il picco di mercato sia vicino poiché siamo a una valutazione simile alla bolla del 2000 ma, negli ultimi nove mesi, è successo qualcosa di diverso…

Come puoi vedere nel grafico, la valutazione record dell’S&P 500 è ricaduta sulla Terra…

Le aziende che prima non producevano guadagni ora sono tornate pienamente operative (o quasi) e stanno rifiorendo… producendo un uragano…

Almeno il 90% delle società dell’S&P 500 ha riportato gli utili del terzo trimestre e l’80% di loro ha superato le aspettative.

Questi ottimi risultati sugli utili hanno contribuito a far scendere il rapporto P/E dell’S&P 500 a 26 oggi.

Certo, è ancora relativamente alto ma, attenzione, potrebbe scendere ulteriormente nei prossimi mesi. Alcuni analisti lo vedono oggi viaggiare verso i 23.

In altre parole, le valutazioni elevate non hanno ucciso il mercato rialzista.

Bisognerebbe certamente essere preoccupati per le valutazioni odierne ma questa è un’altra preoccupazione che il mercato sta ignorando.

La terza e ultima preoccupazione di cui voglio parlarti potrebbe essere ancora più grande…

La Federal Reserve si sta avvicinando alla fine delle sue politiche modello “soldi facili”. Questo è un altro grande cambiamento in arrivo nel mercato di oggi.

La massa non era affatto preoccupata per l’aumento dei tassi di interesse che si sarebbe verificato all’inizio di quest’anno ma ora, questo è un argomento scottante mentre chiudiamo il 2021.

E lo è per una buona ragione…

I bassi tassi di interesse hanno alimentato l’attuale mercato rialzista. Questo perché in un ambiente a tassi bassi, non c’è molta concorrenza per le azioni.

Difficile pensare a qualcosa di diverso se stai guadagnando meno dello 0% di interesse sul tuo conto bancario e se le obbligazioni rendono quasi nulla.

Quando i tassi iniziano a salire però, la concorrenza per le azioni inizia ad aumentare. Gli investitori hanno un maggior numero di opzioni per guadagnare.

Ecco perché tutti gli occhi sono puntati su ciò che farà la Federal Reserve.

La “banca centrale” dispone di diversi strumenti per aiutare a sostenere e stabilizzare l’economia. Uno di questi strumenti sono i tassi di interesse a breve termine.

Finché la Fed manterrà i tassi vicino allo zero, aiuterà ad alimentare l’economia, mantenendo la concorrenza per le azioni davvero bassa.

Tuttavia, la Fed non può farlo per sempre…

Quando l’economia è in piena espansione e inizia a surriscaldarsi, l’inflazione può aumentare.

Stiamo assistendo all’aumento dell’inflazione oggi, anche grazie a problemi e carenze della catena di approvvigionamento.

Semplicemente, i tassi di interesse sono stati bassi dall’inizio della pandemia ma questo potrebbe cambiare presto, in base ad economia e inflazione.

Secondo i contratti futures, i trader di opzioni stanno scommettendo su due aumenti dei tassi nel 2022. E si aspettano che vedremo altri tre aumenti nel 2023.

In altre parole, la maggior parte di loro non si aspetta che i tassi così bassi, durino ancora per molto.

Questo significa quindi che è ora di uscire dal mercato azionario prima che la politica della FED cambi?

Potresti essere sorpreso da quello che sto per dirti ma la risposta è no… almeno a breve termine…

Vedi, molti pensano che il primo accenno di tassi più alti sia una cosa negativa, questo perché, gli aumenti dei tassi arrivano sempre prima dei grandi crolli del mercato azionario…

Il tema però è che, dare il calcio d’inizio non significa perdere la partita. Il primo aumento dei tassi, non significa quindi un disastro immediato.

Abbiamo visto questa storia svolgersi più e più volte in passato…

Cominciamo dalla fine degli anni ’90. La Fed ha iniziato ad aumentare i tassi nel giugno 1999. Ha continuato ad aumentare i tassi altre cinque volte prima che l’S&P 500 raggiungesse il picco nel settembre 2000.

È importante sottolineare che l’S&P 500 ha guadagnato un altro 12% dall’aumento dei tassi iniziale nel 1999 al suo picco finale.

Il primo rialzo della Fed non è stato quindi una pugnalata al cuore…

Sì, certo, il mercato alla fine è crollato ma ci sono stati altri vantaggi per gli investitori prima che ciò sia accaduto e, gli investitori preoccupati che si sono fatti da parte troppo presto, hanno perso opportunità di guadagno.

Uno scenario simile comunque, si è verificato anche prima della crisi finanziaria del 2008…

La Fed ha alzato i tassi nel giugno 2004 ma se ricordi il boom degli anni 2000, sai che le azioni sono aumentate per anni dopo quell’aumento dei tassi prima del grande crollo.

Ci sono stati 17 aumenti dei tassi da giugno 2004 a metà 2006 e l’S&P 500 è cresciuto per tutto il tempo. Gli investitori hanno guadagnato il 46% prima che le azioni raggiungessero il picco nell’ottobre 2007.

L’esempio più recente di questo fenomeno è arrivato dal 2016 al 2020…

La Fed ha fatto il suo primo rialzo alla fine del 2015 e ha alzato i tassi altre otto volte tra la fine del 2016 e la fine del 2018 ma questo non ha affatto rallentato il mercato.

Le azioni statunitensi sono aumentate di quasi l’80% dall’inizio del 2016 al loro picco all’inizio del 2020… e sappiamo tutti cosa ha causato il forte storno dello scorso anno. Non è stato certo l’aumento dei tassi di interesse… ma il covid-19.

Sì, la Fed potrebbe alzare i tassi di interesse almeno due volte nel 2022 e forse ancor di più nel 2023 ma, come puoi vedere, forse non è il caso di temere questo aspetto eccessivamente…

Alla luce di tutto questo, il mercato rialzista probabilmente continuerà a scalare il “muro delle preoccupazioni”…

Situazione attuale dei Mercati Finanziari: Cosa considerare?

 

Anche se l’S&P 500 è ai massimi storici oggi, le cose semplicemente non sono come all’inizio di quest’anno e va detto che molti (soprattutto i più giovani) si stanno allontanando dalle azioni… e stanno mettendo i loro soldi in altri posti… come nelle criptovalute.

Tuttavia, se le cose andranno come tutto lascia presagire, queste persone probabilmente perderanno un altro potenziale rialzo del mercato azionario…

In sostanza, la massa che diventa ribassista per la prima volta in più di un anno è un fattore positivo per le azioni. Le preoccupazioni non sono l’uomo nero che porrà fine alla corsa al rialzo di oggi e, infine, l’iniziale rialzo dei tassi da parte della Fed non fermerà questa follia, almeno non immediatamente.

Va considerato infine, quanto ho scritto pochi giorni fa sui megatrend del futuro e sulle small cap.

Tutto questo ovviamente, fermo restanti tutte le valutazioni che ho fatto nei mesi precedenti su questa bolla che non ha precedenti e salvo l’arrivo di cigni neri

Come sempre quindi, ciò che conta anzitutto è saper investire da investitore intelligente e sempre dopo aver creato una solida struttura finanziaria… 

Fabrizio “Jacque$ Jump” Diluca

 

Importante! Leggere con molta attenzione: Disclaimer >>>

 

Sulla situazione dei mercati finanziari oggi, anche se tutto evolve molto velocemente, ti invito comunque a leggere i seguenti post per avere un quadro complessivo molto più dettagliato:

 

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