Coronavirus, Borse e Crisi

Coronavirus, Borse e Crisi: E’ tutta questione di Tempi…

Coronavirus, Borse e Crisiperchè è tutta questione di Tempi?

Procediamo per gradi, negli Stati Uniti, adesso tutti sperano che la Johnson & Johnson trovi una soluzione… parlo della notizia di lunedì scorso secondo cui la nota multinazionale del comparto farmaceutico e il governo degli Stati Uniti hanno trovato un accordo da 1 miliardo di dollari per aumentare la produzione del “candidato presunto vaccino contro il coronavirus”.

Secondo quanto riportato in un rapporto della Reuters, Johnson & Johnson afferma che il vaccino potrebbe essere pronto per i test sull’uomo entro Settembre, per poi essere reso disponibile per l’uso in caso di emergenza all’inizio del 2021.

Il presidente e CEO di Johnson & Johnson (Alex Gorsky) durante la sua apparizione sulla rete di notizie finanziarie CNBC ha detto più o meno che: “Abbiamo ottimi indicatori iniziali ma non possiamo basare su questo l’ipotesi di aver creato un vaccino sicuro, tuttavia pensiamo che alla fine sarà efficace proprio sulla base di tutti i primi test che abbiamo effettuato.”

Bella super cazzola vero?

In ogni caso, il governo pagherà subito 421 milioni di dollari a Johnson & Johnson come parte dell’accordo e questo è curioso non tanto per l’ammontare della cifra ma soprattutto perché questa multinazionale, non è mai stata un importante produttore di vaccini, tanto è vero che, hanno dichiarato di voler costruire un nuovo impianto di produzione negli Stati Uniti.

Coronavirus, Borse e Crisi: Qual è la situazione a parte questo accordo?

 

Oggi, almeno settanta potenziali test, trattamenti o vaccini COVID-19 sono in fase di studio da parte di varie società, ma non sappiamo se o quando saranno abbastanza sicuri o efficaci per poterli utilizzare.

Insomma, i tempi saranno lunghi… però c’è un però…

Le persone non sanno o hanno dimenticato che due coronavirus simili al COVID-19 sono già comparsi nella nostra storia recente (2002 e 2012), sono la Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS) e la Middle East Respiratory Syndrome (MERS).

Curiosamente, come per il COVID-19, questi virus sono stati attribuiti ad animali la cui infettività si è trasferita nell’uomo…

A parte questo, i vaccini per la SARS o la MERS non esistono ancora perché, hanno impiegato cinque anni per svilupparli ma alla fine non ci sono state definizioni perché le malattie “si sono esaurite”.

Certo che, ci sarebbe da discutere su quanto OMS e Governi del G8 fossero preparati a rispondere ad un nuovo coronavirus… visto che era tutt’altro che inatteso.

Di questo però ce ne ricorderemo, visti gli oltre 55.000 morti in tutto il mondo, i 2 trilioni di dollari stampati dalla Federal Reserve (e non è ancora finita…) per tenere in piedi il “sistema”, un mercato diventato orso in tre settimane e la vita di tutti i giorni che è stata completamente stravolta.

Speriamo quindi che anche il COVID-19 si esaurisca … e che l’esperienza ci insegni qualcosa…

 

Ci siamo addormentati in un mondo, e ci siamo svegliati in un altro.

Improvvisamente Disney è fuori dalla magia, Parigi non è più romantica, New York non si alza più in piedi, il muro cinese non è più una fortezza e la Mecca è vuota.

Abbracci e baci diventano improvvisamente armi, e non visitare genitori e amici diventa un atto di amore.

Il pianeta però fortunatamente continua la sua vita e diventa molto più bello di quanto già era. Ha messo solo gli esseri umani in gabbia.

Forse ci sta inviando un messaggio… “Non sei necessario. L’aria, la terra, l’acqua e il cielo senza di te stanno bene, stanno meglio. Quando torni, ricorda che sei mio ospite, non mio padrone”.

Un pensiero sui tempi e di lungo termine certo, come quello sugli investimenti…

Per molti, infatti, in questo periodo, il dolore per le perdite supera di gran lunga il piacere dei guadagni del passato ma bisogna usare quel dolore per comprendere i propri errori…

E’ sempre questione di tempi e di lungo termine perché, chi sa come investire in questo senso, negli ultimi 10 anni ha avuto rendimenti a tre cifre percentuali.

Sì hai letto bene, non 20% o 40% ma 200% o 400% … nessun dolore di breve periodo quindi, anzi…

Chi sa investire a lungo termine, in questo momento vede opportunità di investimento, visto che, alcune società con fondamenta solide, quelle che definisco dal “capitale efficiente”, non erano così a buon mercato dalla crisi finanziaria del 2008-2009…

Per chi sa come investire, infatti, è impossibile non vedere oggi i prezzi convenienti di alcune delle migliori aziende del mondo ma, come detto nel mio ultimo post, non abbiamo ancora visto il fondo di tutto questo, non siamo ancora la punto di “massima paura”.

Non può essere diversamente del resto, fino a che la portata della diffusione del virus non sarà chiara e fino a che i tempi sull’efficacia delle soluzioni non saranno noti.

I tempi, intesi come la durata della fase di incertezza, detteranno anche la velocità della ripresa… se saranno brevi, la ripresa dei mercati potrebbe essere esplosiva, se saranno lunghi, la ripresa sarà molto graduale ma ci sarà, come c’è sempre stata … e sui mercati vincerà sempre chi sa come investire.

Come puoi vedere nel grafico qui sotto dell’S&P 500, sono tutti lì da una settimana, attaccati a quella “linea” che è partita nel lontano 2009… in attesa di capire i tempi… e quale direzione prendere…

Coronavirus, Borse e Crisi

In questa fase, una notizia positiva o un “tweet di speranza” possono far salire i mercati anche di 4-6 punti percentuali in un giorno, perchè c’è una gran voglia di far ripartire il rally di lunga data… e questo consoliderebbe il canale rialzista che si è appena creato… e penso che questo è ciò che accadrà.

Coronavirus, Borse e Crisi: Su cosa e come investire a lungo termine?

 

Entriamo nel merito…

Per mia fortuna, ho appreso quello che so sulle aziende dal capitale efficiente da alcuni dei migliori investitori del mondo come Berkshire Hathaway, Blackstone, Soros Fund Management, SAC Capital Advisors o Tiger Management.

Quello che vorrei spiegarti quindi, è il modo più semplice e migliore che io conosca per migliorare le prestazioni a lungo termine dei tuoi investimenti.

Vedi, prima di pensare di diventare socio di un’azienda (perché è questo che fai quando compri le sue azioni) dovresti porti tre domande:

  1. Conosco il modello di business di quest’azienda abbastanza bene da descriverlo a un bambino di 10 anni?
  2. Mi sentirei tranquillo se dovessi investire il 20% di tutto quello che possiedo in quest’azienda?
  3. Potrei permettermi e vorrei restare “socio” di quest’azienda per almeno 10 anni?

Se riesci a rispondere “sì” a tutte e tre le domande, potresti aver identificato un’ottima azienda su cui investire a lungo termine.

Ora, per essere chiari, sto solo facendo un ragionamento di principio, non ti sto quindi assolutamente raccomandando di investire il 20% di quello che possiedi in un’azione né di tenerla in portafoglio per un decennio (anche se potrebbe essere saggio farlo…).

Voglio solo farti comprendere che devi alzare la soglia della tua intelligenza finanziaria e che devi aver sviluppato una mentalità di un certo tipo per ragionare nel modo corretto.

Il tuo denaro è prezioso, devi ambire a dotarti di standard più elevati per farlo rendere e per farlo lavorare per te.

Impiegare questo rigore significa investire come fa chi investe realmente in aziende.

In sostanza devi pensare di possedere, non di “affittare”.

Quando affitti qualcosa come, ad esempio un appartamento o un’auto per un viaggio, è probabile che tu agisca d’impulso, dopo tutto, ti impegni solo per un breve periodo.

Al contrario, se quella casa o quella macchina devi acquistarla… è probabile che ti ci vorrà molto più tempo per assicurarti che sia qualcosa che sarai felice di possedere per un lungo periodo.

Ecco, vedi, molte persone scambiano la Borsa e le azioni come qualcosa in affitto. Comprano spesso impulsivamente qualsiasi cosa sia popolare o che cattura la loro attenzione. Magari funziona anche bene in un mercato rialzista, quando tutto sale, ma prima o dopo… perdono soldi…

Se vuoi davvero fare soldi e guadagnare sui mercati, devi investire in azioni sulle quali sai di poterti impegnare, e vuoi farlo, per possederle davvero per molti anni.

Se lo fai nel modo corretto e sulle giuste aziende inoltre, dormirai meglio la notte sapendo di possedere quote di società che dureranno a lungo termine… indipendentemente dall’arrivo di un coronavirus, da ciò che accade ai mercati o all’economia in generale.

Se i piccoli investitori smettessero di concentrarsi su tutto il “rumore” a breve termine e invece diventassero soci imprenditori di grandi aziende, i loro rendimenti sarebbero certi e notevolmente più elevati.

Un’operazione di investimento, è quella in cui guardi al merito dell’asset per determinare la tua decisione di investirvi oggi per ottenerne più soldi in seguito.

Sì questo è pensare come un imprenditore e. certamente, il fatto di essere diventato anni fa (dopo esser stato manager in varie multinazionali per vent’anni) anche un imprenditore, mi ha aiutato a fare ancor meglio anche nei miei investimenti finanziari. Conosco ciò che acquisto e capisco ciò su cui investo.

Ci sono altri che la pensano come me?

Sì, tutti quelli che ti ho citato all’inizio di questo capitolo, a partire dal mio mentore Warren Buffett, che non proprio un pirla qualunque…

Coronavirus, Borse e Crisi: Vuoi un esempio concreto di quanto valga l’approccio imprenditoriale basato su Capitale Efficiente e Lungo periodo?

 

A fine Dicembre 2007 (eravamo alla fine dell’ultimo mercato rialzista), acquistai azioni della Hershey (il più grande produttore di cioccolato degli Stati Uniti) a 39,47. Era un investimento da fare per un’azienda che era arrivata (giustamente) a 54 solo pochi mesi prima.

Quello è stato, lo dice la storia, uno dei periodi peggiori per gli investitori, visto che, nel corso dei successivi quindici mesi, l’indice S&P 500 perse più del 55% del suo valore. Eppure, Hershey non perse quasi nulla durante la crisi perché i suoi affari non subirono contraccolpi (si rinuncia a tutto ma non al cioccolato… :-) ).

Post crisi 2008-2009, la Hershey è cresciuta insieme ai mercati per 10 anni sino a superare i 160 dollari…

Da 39 a 160… sai fare due conti per capire la percentuale di crescita, vero?

Sono stato un buon investitore? O forse un buon imprenditore?

Va beh, diciamo che sono stato un buon “imprendinvestitore”…

Non devi basarti sul “rumore”, sui momenti o sull’emotività ma sulla comprensione del business dell’impresa su cui investi… e quando sei convinto, devi investire sulla stessa per molto tempo.

Ti ripropongo quindi le domande del buon “imprendinvestitore”:

  1. Conosco il modello di business di questa società abbastanza bene da descriverlo a un bimbo di 10 anni?

Questa domanda ti permette davvero di fare un minimo di lavoro per capire cosa stai acquistando. In che modo quest’azienda guadagna davvero? Chi sono i suoi clienti e i suoi concorrenti? Quali sono le valutazioni del mondo finanziario?

Per essere in grado di descrivere in modo chiaro e sintetico un’azienda a un bambino di dieci anni, devi davvero conoscerla approfonditamente.

Questo profondo livello di comprensione ti consentirà di prendere decisioni fantastiche proprio in tempi di maggiore panico o avidità dei mercati.
  1. Mi sentirei a mio agio se dovessi investire il 20% di tutto quello che possiedo in quest’azienda?

Per rispondere “sì” a questa domanda, è necessario essere convinti che l’investimento rappresenti davvero un’opportunità eccezionale.

Non dovresti quindi mai investire i tuoi soldi (ancor di più se guadagnati duramente) in qualcosa che non abbia questa caratteristica. Devi essere sicuro di acquistare quote di un’azienda solida e duratura.

Forse è un’azienda dal capitale efficiente, con ottimi ritorni sugli investimenti. Forse possiede asset di valore o ha il potere di determinare i prezzi nel proprio settore. Forse c’è un margine di sicurezza elevato sotto forma di bassa valutazione del momento rispetto al suo valore patrimoniale.

E’ questo tipo di conoscenza che da coraggio alle tue convinzioni ed elimina qualsiasi paura o dubbio.

  1. Potrei permettermi e vorrei restare “socio” di quest’azienda per almeno 10 anni?

Warren Buffett, tra le altre cose, è un maestro anche nel dire le cose in modo conciso e chiaro: “Se non sei disposto a possedere un titolo per dieci anni, non pensare nemmeno di possederlo per dieci minuti”.

Per seguire lo schema devi investire su società che crescono, macinano utili e staccano dividendi, anno dopo anno.

Nel lungo periodo, i prezzi delle azioni sono fortemente correlati alla crescita degli utili. La crescita degli utili nel lungo periodo è uno dei migliori predittori della crescita dei corsi azionari.

L’effetto combinato di rispondere “sì” a queste tre domande eliminerà idee insensate dalla tua testa. Smetterai quindi di affittare azioni e inizierai, finalmente, a possederle.

Diventerai un buon “imprendinvestitore”, l’investitore per eccellenza, cioè colui che investe nel capitale pubblico di un’impresa ma con una mentalità da private equity.

Devi per forza diventare così esperto nella valutazione di singole azioni e mercati finanziari per guadagnare in Borsa, sino al raggiungimento della tua libertà finanziaria?

Fortunatamente no, ma devi comunque apprendere

Coronavirus, Borse e Crisi: Fatta questa importante deviazione, la domanda torna ad essere… quando torneremo alla normalità?

 

Nessuno può oggi dirlo con certezza…

In questo periodo bisogna avere le idee chiare… in questi comunque,  ho scoperto un nuovo indicatore, molto affidabile quanto pare, sebbene fuori dai consueti radar, in cui cercare delle conferme.

Come ho detto sin dal primo post della serie coronavirus, anticipando per l’ennesima volta gli accadimenti sui mercati, saranno gli Stati Uniti a dettare i tempi di cui sopra ed è lì che ho trovato un indice informalmente noto come “Waffle House Index”.

Questo indice è una metrica informale che prende il nome dalla catena di ristoranti Waffle House e viene utilizzato dalla Federal Emergency Management Agency (FEMA), l’ente preposto alla gestione delle emergenze negli States, per determinare l’effetto di un grave disastro (es. terremoti, tornadi o alluvioni), la probabile portata dell’assistenza richiesta oltre che i possibili tempi per un ritorno alla normalità.

In sostanza, la FEMA considera anche il fatto che i ristoranti Waffle House, siano aperti, chiusi o che offrano un menu limitato, per valutare la gravità di un disastro anche in singole contee o quartieri locali.

Perché proprio i ristoranti Waffle House?

Perché sono normalmente aperti 24 ore su 24 ed è una catena ben nota per la sua capacità di essere ben preparata rispetto a qualsiasi disastro. La FEMA ha “creato” questo indice anni fa, proprio perché questi ristoranti hanno la reputazione di essere preparati a tutto.

Di conseguenza se un ristorante Waffle House è aperto e offre un menu completo, l’indice è verde. Se è aperto, ma serve da un menu limitato, è giallo. Quando è costretto a chiudere, l’indice è rosso.

Bene, chiarito questo aspetto, il dato che ci interessa è che l’indice è diventato “rosso”.

La scorsa settimana sulle sue pagine social, Waffle House ha pubblicato questo aggiornamento il cui dato ci dice che sono chiusi quasi 500 ristoranti su poco meno di 2.000.

Coronavirus, Borse e Crisi

Ripeto, la reputazione di questi ristoranti è basata sul fatto che non chiudono mai, eppure un quarto di questi sono oggi chiusi (e il numero è in crescita settimana dopo settimana) e va anche considerato che alcuni sono aperti ma solo per servire gli ordini.

Nulla di nuovo ma questo indicatore in rosso, ci da un altro segnale che, probabilmente, ci sarà ancora da aspettare molto prima che si torni alla normalità, ma questo non esclude che i mercati provino a muoversi in direzione contraria (ottimistica) rispetto a quanto accade nell’economia reale, per anticipare segnali di ripresa. Io penso che andrà così…

In ogni caso, come sanno bene gli “imprendinvestitori” a lungo termine, anche questo passerà… ma anche grazie a questo ci saranno grandi opportunità di investimento. Basta sapere cosa fare…

Fabrizio “Jacque$ Jump” Diluca

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