Guerra in Ucraina e Nuovo (Dis)Ordine Mondiale: Sei pronto?

Mentre la massa, come sempre, guarda la tivvù e i tiggì, schierandosi ad minchiam (ma solo sui social) senza sapere, senza capire e senza studiare… pochi, come sempre, si stanno preoccupando dell’influenza della guerra in Ucraina su cose “banali” come i prezzi del petrolio, del gas o sull’offerta di grano e mais… o sul proprio benessere… o di come questa guerra potrebbe portare ad un nuovo ordine, o disordine, globale

Pochi, ad esempio, tra quelli che sanno tutto su feisbuk e che non mancano di rilasciare il selfie quotidiano su instagram, si sono accorti che, nello stesso momento in cui i carri armati russi stavano entrando in Ucraina, i funzionari cinesi hanno deciso che era un ottimo momento per annunciare pubblicamente un nuovo accordo commerciale con la Russia…

Incidente comunicativo? Tempismo scadente? Mah, se vuoi crederlo…

Su cosa si basa questo nuovo accordo?

Sul grano, materia prima per eccellenza, che la Russia produce più di qualsiasi altro paese al mondo…

I funzionari cinesi hanno affermato che, inizieranno a consentire l’importazione di grano da tutte le regioni della Russia.

La portata era precedentemente limitata anche perché la Cina è il secondo produttore mondiale di grano al mondo dopo la Russia.

Tranquillo, non andrò in profondità sul grano ma devi aver chiaro che, questo “piccolo” elemento, anche se così poco visibile, è simile alla punta di un iceberg

In altre parole, la storia e gli elementi che stanno sotto la punta, sono molto più grandi… con (sempre per fare un esempio) miliardi di dollari di scambi che avvengono in oriente… mentre l’occidente (soprattutto europeo) muore economicamente e passa il tempo a parlare di sanzioni.

Guerra in Ucraina: Cosa dovresti sapere?

 

La Cina è la seconda economia più grande del mondo ed ha l’ambizione di superare gli Stati Uniti come numero 1 e, con la vicina Russia, condivide più di 2.500 miglia di confine.

Dal 2014, cioè da quando la Russia ha annesso la penisola ucraina della Crimea e ha iniziato a essere sanzionata dai paesi occidentali, il commercio tra Russia e Cina è cresciuto di oltre il 50%.

Il dato è esploso nel 2021…

Il commercio totale tra Cina e Russia è salito del 37% lo scorso anno toccando la cifra record di 147 miliardi di dollari, con la Russia che è diventata la principale fonte di petrolio, gas, carbone e materie prime agricole per la Cina.

I paesi sono quindi, più che mai, innegabilmente legati.

La costruzione del gasdotto Power of Siberia, che collega la Russia alla Cina, è iniziata alla fine del 2019 e i due paesi hanno già sancito un contratto di 30 anni per un valore di oltre 400 miliardi di dollari.

Nel 2019, la Cina ha consentito l’importazione di soia da tutte le regioni della Russia e i due paesi hanno firmato un accordo per approfondire la cooperazione nelle catene di approvvigionamento della soia, che ha visto più aziende cinesi coltivare i semi in Russia.

La Cina è anche un grande acquirente di legname dall’estremo oriente russo, con importazioni di legname e prodotti correlati per un valore di 4,1 miliardi di dollari solo lo scorso anno.

Ti è ora chiaro ora qual è il motivo per cui la Cina non si unisce a molte altre nazioni che impongono sanzioni finanziarie alla Russia?

La Cina non vuole che l’economia russa crolli. La Cina è e può dare alla Russia una “via di uscita” finanziaria, anche se non è semplice, visto che, il rublo (la valuta russa) ha perso un terzo del suo valore rispetto al dollaro nell’ultima settimana.

Questo non va bene per la Russia ma neanche per l’economia cinese.

Russia e Cina hanno lavorato per fare meno affidamento sui dollari USA per fare affari tra di loro negli ultimi dieci anni, utilizzando lo yuan cinese per regolare il 28% delle transazioni di esportazione cinesi nella prima metà del 2021… rispetto al solo 2% del 2013.

Ciò significa che, la maggior parte degli scambi è ancora regolata in dollari, ma le due parti si impegneranno per trovare una soluzione per il prossimo futuro. Puoi starne certo…

Il Nuovo (Dis)Ordine Mondiale

 

Ben prima dell’ingresso in Ucraina, il russo Vladimir Putin e il cinese Xi Jinping hanno aperto ad una “nuova era” nell’ordine globale dove la “difesa” della Russia contro la NATO, sembra fare il paio con le “ambizioni territoriali” della Cina verso Taiwan.

I due più potenti autocrati del mondo hanno svelato un ampio accordo a lungo termine che sfida anche gli Stati Uniti come potenza globale, la NATO come pietra angolare della sicurezza internazionale e forse anche la democrazia liberale come modello di riferimento per il mondo.

L’amicizia tra i due Stati non ha limiti“, è quanto hanno giurato nel comunicato diffuso dopo che i due leader si sono incontrati alla vigilia delle Olimpiadi invernali di Pechino, unitamente a “Non ci sono aree di cooperazione proibite tra i nostri paesi“.

Non lo sapevi?

In breve, non è difficile notare come la Russia abbia rafforzato le relazioni con la Cina nell’ultimo decennio. Non è solo un patto di non aggressione ma un accordo di mercato comune, in totale sinergia.

Cina e Russia sono allineate su molti elementi. Quando si guarda all’ordine o al disordine mondiale, vale la pena pensare a questo…

Cosa c’entra Taiwan?

Se non lo sai, la piccola nazione di Taiwan è attualmente il leader nella produzione di una quantità spropositata di semiconduttori a livello mondiale…

Ecco il vero motivo per il quale la Cina vuole “annettere” Taiwan e, questo, è anche l’unico motivo per il quale gli Stati Uniti se ne preoccupano, minacciando di portare lo scontro sino al conflitto, in caso di invasione di Taiwan da parte della Cina.

O pensavi veramente che agli americani fregasse qualcosa del povero popolo taiwanese? Diciamo… tanto quanto gli frega degli Ucraini…

Curioso il mondo vero?

Poche settimane fa, l’idea che una grande potenza mondiale si impadronisse così semplicemente di una nazione vicina e indipendente poteva sembrare un po’ inverosimile. Oggi lo è certamente un po’ meno…

La Cina vuole conquistare Taiwan perché questo non solo darebbe alla Cina un accesso strategico vista la posizione dell’isola nel Mar Cinese Meridionale, ma anche per, ad esempio, poter detenere e controllare il 90% della fornitura mondiale di chip per smartphone.

L’importanza di questa leadership tecnologica, si è palesata all’inizio della pandemia, quando le interruzioni nella catena di approvvigionamento derivanti da Taiwan hanno fatto sì che i potenti e minuscoli microchip fossero meno disponibili, creando problemi alla produzione di automobili, computer, lavatrici o… impianti nucleari.

Il governo degli Stati Uniti vede talmente tanti rischi in tutto questo che, sta stimolando una rinascita della produzione di chip di silicio nel proprio territorio.

L’amministrazione Biden cerca di far approvare una legge che destinerebbe ben 52 miliardi di dollari all’industria manifatturiera locale di semiconduttori.

Potrei ora andare avanti all’infinito sugli effetti degli accadimenti su un “nuovo disordine mondiale”… ma per ora mi fermo qui…

La storia è in essere, il mondo sta ancora girando e, oggi, ci sono altri argomenti che vorrei trattare…

Mi piacerebbe farti notare, ad esempio, qualcosa sul rally rialzista del petrolio…

A metà ottobre dello scorso anno, diedi indicazioni interessanti sul possibile aumento dei prezzi del petrolio nel medio lungo termine. Indovina come è andata?

Le trivellatrici petrolifere non hanno raggiunto i livelli di produzione pre-pandemia, ma la domanda continua a crescere.

Non importa quanto le persone possano desiderare veicoli elettrici o altre fonti di energia alternative, la verità è che la maggior parte del mondo è ancora dipendente dal petrolio… e lo sarà ancora per un po’.

A fine gennaio, i contratti future venivano scambiati a 88 dollari al barile e ora, solo quattro mesi dopo, il petrolio è salito del 55%, incluso un aumento del 10% ulteriore, derivante dalla guerra in Ucraina.

In effetti, alcuni media sembrano preoccupati degli impatti del petrolio, ma cosa sai di…

Il grano dell’Ucraina

 

Va bene il petrolio ma, le potenziali problematiche inflazionistiche sui prezzi dei generi alimentari in tutto il mondo vengono, a mio avviso, ancora grossolanamente sottovalutate.

Forse non lo sai ma, l’Ucraina aveva portato le proprie esportazioni (praticamente) da zero a decine di milioni di tonnellate di mais/grano. Produzioni dalle quali, buona parte del mondo dipendeva e per le quali ha alternative minime, almeno nel breve termine.

L’intera infrastruttura Ucraina, potrebbe ora ridurre le forniture disponibili per più di un ciclo di produzione, esercitando una significativa pressione al rialzo sui prezzi di tali materie prime ed è troppo tardi perché, ad esempio, il Sud America risponda alle esigenze degli Stati Uniti. Non hanno acri liberi in eccesso per estendere questo tipo di coltivazioni.

Altra cosa che forse non sai è che, la Russia è uno dei principali fornitori di fertilizzanti al mondo e sebbene alcuni di questi abbiano già triplicato il loro prezzo rispetto allo scorso anno, l’impatto sui prezzi deve ancora essere avvertito dalla globalità della catena di approvvigionamento.

Alla fine devi pensare che, tutto questo si riverserà sui prezzi dei generi alimentari con un impatto negativo sulle persone equiparabile a quanto sta già accadendo sui prezzi del gas e della luce… mentre l’Europa minaccia sanzioni…

Come mai non crolla tutto?

 

Ci sono certamente stati giorni in cui, viste le notizie in arrivo, avremmo dovuto vedere il nostro indice di riferimento (S&P 500) scendere magari di oltre il 20% in una singola sessione di borsa… ma non è successo.

E non è successo perché gli “interruttori automatici” del mercato lo rendono impossibile.

Interruttori automatici? Non ne sai nulla vero?

Ti spiego…

Gli interruttori automatici sono regole messe in atto per interrompere la negoziazione di singoli titoli o di intere borse se scendono di una certa percentuale durante una giornata di negoziazione.

Sono progettati per cancellare gli ordini in essere e dare agli investitori il tempo di calmarsi.

In breve, sono la soluzione del mercato per fermare le “vendite da panico” (panic selling).

Le borse attualmente hanno tre interruttori automatici.

Se l’indice S&P 500 scende del 7% durante una sessione, gli interruttori automatici interrompono la negoziazione per 15 minuti. Poi, il mercato riapre e il trading riprende.

Se l’indice scende del 13%, un secondo interruttore automatico attiva un’altra sospensione del trading di 15 minuti. E se il mercato continua a scendere, la borsa chiude non appena scende del 20%.

Quindi, se è improbabile e non è permesso che si verifichino tali eventi, perché te ne sto parlando?

Hanno implementato gli interruttori automatici dopo il “Black Monday” nel 1987, quando il Dow Jones Industrial Average ha perso oltre il 22% in una singola sessione di negoziazione.

Gli interruttori originali sono stati modificati più volte, l’ultima dopo il “Flash Crash” del 6 maggio 2010. Quel giorno, l’S&P 500 è precipitato fino al 9%, con gran parte del calo che si è verificato in un breve intervallo nel pomeriggio, prima di rimbalzare in pochi minuti.

Tuttavia, il commercio frenetico è continuato… perché il primo interruttore automatico era stato fissato al 10%.

Al giorno d’oggi, come ho detto prima, il primo interruttore automatico è settato al 7%.

È stato attivato quattro volte nel 2020. Ad oggi, l’indice non ha mai attivato gli interruttori del 13% o del 20%.

È facile quindi sostenere che gli interruttori funzionano, visto che, il mercato ha colpito solo il primo livello di soglia.

Ad esempio, alle 9:34 del 9 marzo 2020, l’interruttore del 7% è scattato… interrompendo le negoziazioni per i successivi 15 minuti. Dopo la ripresa delle negoziazioni, il mercato non è sceso ulteriormente.

Ha chiuso in ribasso del 7,6% nel corso della giornata, quindi i sistemi, così come progettati, hanno funzionato.

È come se qualcuno dicesse…

“Vedi, l’acqua è salita di 10 metri nella più alta piena di sempre, quindi abbiamo costruito argini di 12 metri. Da quel momento, l’acqua è salita al massimo sino a 11 metri durante l’ultimo evento. Il sistema, per come progettato, ha lavorato bene”.

Il fatto è che, questo esempio non indica che i sistemi hanno funzionato ma solo che questa volta è andata bene, perché non c’è nessuna legge di natura che dice che le acque alluvionali non possono salire oltre i 12 metri.

A questo punto, starai pensando: ” Le inondazioni sono eventi naturali. I mercati sono controllati come hai detto tu… stai confondendo patate e cavoli“.

Vedi, è che gli interruttori automatici non hanno impedito a Meta Platforms (ex Facebook) di cadere di quasi il 25% il 26 luglio 2018… o di oltre il 26% il 3 febbraio scorso.

Di norma, i singoli titoli di quella dimensione non sono autorizzati a salire o scendere di oltre il 10% senza una sospensione degli scambi.

Dov’erano quindi le regole e gli interruttori quel giorno? Pensa che se lo è chiesto persino lo Zio Zucky…

Perché la stessa cosa non potrebbe accadere a tutti i titoli nella top 10 dell’ S&P 500 nello stesso giorno?

C’è qualche risposta che non si riduca a “perché le regole e gli interruttori non lo permetteranno”?

Cosa ti fa pensare, con assoluta certezza, che solo perché non è successo finora e solo perché le regole dicono che non è consentito, non possa accadere?

La storia insegna che i mercati finanziari non si preoccupano delle regole. Le regole sono statiche. I mercati sono dinamici. Fanno quello che fanno i mercati, non quello che gli umani vogliono che facciano.

Chiamare le regole “interruttori automatici” probabilmente contribuisce al falso senso di sicurezza che questo fornisce…

Gli interruttori automatici funzionano, in modo simile a come funzionano le cinture di sicurezza. Ma a volte le cinture di sicurezza possono uccidere… anche se nessuno ne parla mai.

Se mi segui da tempo o forse anche leggendo queste righe, sai che mi piace discutere di cose su cui le persone fingono di avere pochi dubbi.

E questo è particolarmente vero quando una cosa artificiale dovrebbe renderci più sicuri.

I mercati non sono sicuri a causa delle regole di scambio. Funzionano come sanno a causa di cose che non controlliamo. Hanno una vita propria, basata su input insondabili, incontrollabili e non regolabili da milioni di partecipanti ogni minuto.

Non essere così sicuro delle opere dell’umanità e della tecnologia… sino a dimenticarti di chi dirige lo spettacolo

Anche qualcosa come il Covid non sarebbe mai dovuta accadere… eppure…

Voglio esser chiaro, questa non è una previsione per i mercati ma, diciamo, una potenziale sorpresa. Non sto quindi  prevedendo che l’S&P 500 perderà più del 20% in un solo giorno quest’anno e non lo prevedevo nemmeno l’anno scorso.

So che è altamente improbabile che accada ma sono pronto a scommettere che è comunque più probabile di quanto credano quasi tutti gli attori del mercato azionario, in questo momento.

Ci sei? Ecco il punto…

Voglio solo farti pensare a quegli eventi che si sono verificati in cui eri “certo” che non potessero assolutamente verificarsi.

La sicurezza porta spesso alla rovina.

La sicurezza sugli eventi futuri in mercati così drogati e volatili, così come la sicurezza verso un’economia globale come quella attuale… è pura follia.

Piuttosto che fare previsioni o avere certezze su eventi che non sono sugli schermi radar della maggior parte delle persone… bisogna esser preparati.

È grazie a questo, alla preparazione, che si vince sempre.

Ignorare le possibili sorprese, in quanto inaspettate, ci rende vulnerabili. Vulnerabili a rischi per i quali, ci ritroviamo anche totalmente impreparati.

Devi evitare la tipica debolezza umana che porta a credere che il futuro a breve termine assomiglierà al passato a breve termine…

Chiunque la pensasse in questo modo nel 2000 (dot com) o nel 2008 (subprime) è stato sicuramente colpito da bastonate sulla testa e nel “portafoglio”.

Per lo meno, vista la recente pandemia, spero che tu possa essere d’accordo sul fatto che è comunque pericoloso non contemplare il verificarsi di eventi solo perché “troppo improbabili da considerare perché possano accadere“.

“Troveremo sempre un modo per prosperare se cerchiamo, incessantemente, nient’altro che la verità. Altrimenti, la verità troverà noi quando siamo impreparati a riceverla”

Preparati con la conoscenza e la disciplina… o preferisci non preoccuparti della possibilità di eventi improbabili e lasciare che la verità ti trovi (magari ancora una volta) impreparato?

Spero che il messaggio ti sia giunto forte è chiaro.

Nel frattempo, volevo dirti che, il mitico Wabby…

Vorrei portare alla tua attenzione alcune note di Warren Buffett. Alcuni punti salienti dell’ultima lettera annuale di Warren Buffett agli azionisti di Berkshire Hathaway.

Per quanto mi riguarda, una lettura obbligatoria…

Perché?

Ogni anno, uno degli investitori più leggendari del mondo condivide informazioni. Parliamo della mente che ha costruito una fortuna di oltre 100 miliardi di dollari nei suoi 91 anni di vita terrena… nonché di uno dei miei mentori.

Come potrei non ascoltarlo?

Warren Buffett e il suo braccio destro, il 98enne Charlie Munger (che, per inciso, odia ancora le criptovalute e recentemente le ha descritte come una “malattia venerea”), hanno recentemente pubblicato la loro lettera per gli azionisti.

Una comunicazione ricca di, come sempre, spunti interessanti e perle di saggezza.

Ecco alcuni punti salienti che ho annotato…

  1. Buffett ama Apple, il suo CEO e i riacquisti di azioni proprie

Questo è noto a chi segue Wabby visto che Apple rappresenta quasi il 50% del portafoglio azionario di Berkshire Hathaway ma Buffett ha messo su carta i suoi ragionamenti e i suoi numeri illustrando perché gli piace così tanto possedere azioni di Apple.

In particolare, Buffett è entusiasta degli 85,5 miliardi di dollari di riacquisto di azioni proprie fatta da Apple e dei 14,5 miliardi di dollari di dividendi pagati lo scorso anno fiscale dal gigante informatico.

Non c’è quindi da stupirsi che Buffett abbia utilizzato la stessa strategia “acquistiamo le nostre azioni” quando ha deciso come distribuire il picco di oltre 140 miliardi di dollari che Berkshire Hathaway aveva registrato nell’ultimo anno.

  1. Una semplice e potente “verità” sui tassi di interesse

Spiegando il motivo per cui ha deciso di riacquistare il 9% delle azioni in circolazione della Berkshire negli ultimi due anni, invece di investire denaro in attività quotate in borsa o in acquisizioni, ha citato una potente ragione: i bassi tassi di interesse, fissati dalla Federal Reserve.

Questi hanno consentito alle valutazioni (di praticamente tutto) negli ultimi due anni di spostarsi più in alto ma spesso in un territorio sopravvalutato.

Come ha scritto Buffett…

“I tassi di interesse bassi a lungo termine spingono verso l’alto i prezzi di tutti gli investimenti produttivi, siano essi azioni, abitazioni, terreni e fattorie, pozzi di petrolio, qualunque cosa. Anche altri fattori influenzano le valutazioni, ma i tassi di interesse saranno sempre importanti”

Tienilo a mente ogni volta che ti parlo di ciò che la Fed e le banche centrali mondiali stanno facendo con la politica dei tassi di interesse… e per capire perché ne parlo (probabilmente troppo) così spesso.

  1. In che modo l’insegnamento e la scrittura aiutano Buffett a pensare

Buffett ha notato che ha tenuto la sua prima lezione di investimento 70 anni fa e ha scoperto che cercare di spiegare le proprie idee ad altre persone gli ha permesso di organizzare meglio anche i propri pensieri.

Trova lo stesso principio, altrettanto vero, con la scrittura…

“Insegnare, così come scrivere, mi ha aiutato a sviluppare e chiarire i miei pensieri. Charlie chiama questo fenomeno l’effetto orangotango: se ti siedi con un orangotango e gli spieghi attentamente una delle tue idee care, potresti lasciarti alle spalle un primate perplesso, ma tu riuscirai a pensare più chiaramente”

Sono d’accordo con Wabby.

Come persona che scrive ormai da 10 anni, ho perso il conto di quante volte mi sono seduto per scrivere qualcosa e una conclusione (giusta o sbagliata che fosse), che non era nel mio novero di idee prima di iniziare, mi è comparsa nella mente.

Sì, sta accadendo anche in questo momento…

Le idee che mi vengono in mente in questo modo tendono ad essere le idee migliori, o quelle che rispecchiano meglio ciò che voglio dire o fare.

Quando mi sembra di complicare troppo ciò che scrivo mi chiedo: come lo spiegherei a un orangotango? O ad un bambino…

La prossima volta che sei perplesso su qualcosa fallo anche tu… scrivi e spiegalo ad un orangotango o a un bambino… potresti trovare le risposte che cerchi.

Ecco perché scrivo, ecco perché faccio un corso di formazione ed ecco perché durante il mio corso i partecipanti scrivono tanto…

Guerra in Ucraina e accadimenti: Tu sei pronto?

 

E mentre scrivo, in questo momento, penso che… ci sono argomenti che non possono essere evitati solo perchè scomodi o facilmente mal interpretabili…

Mi spiego…

Da investitore, è importante che tu vada oltre ciò che è visibile

La storia più urgente e degna di nota, per quanto possa sembrare spaventosa, dovrebbe essere ignorata “emotivamente” quando entrano in gioco i tuoi investimenti.

Non è questione di cinismo, come persona è giusto che tu ti faccia coinvolgere emotivamente o che tu agisca come meglio credi, secondo i tuoi sentimenti ed i tuoi valori, ci mancherebbe… ma come investitore

Reagire ai titoli dei giornali, alle immagini dei media ed alle distorsioni dei social… non è una strategia di investimento valida… è solo un buon modo per dare fuoco ai propri soldi.

Possedere azioni di grandi aziende che staccano costantemente dividendi a lungo termine è una strategia.

L’esecuzione di un piano di investimenti costante e sistematico è una strategia… possedere oro è una strategia…

Saper sfruttare i crolli ed i rialzi di alcune commodity per guadagnare è una strategia…

Attieniti a qualsiasi cosa tu stia facendo (se è quella giusta) per impegnarti a mantenere il tuo benessere economico nel lungo termine.

Evita, come investitore, l’influenza inevitabilmente tossica di notizie spaventose…

Come investitore, devi vedere in ogni nuovo titolo su guerra, crisi, recessione, inflazione, … un’opportunità per ricordarti che le notizie sensazionali non sono mai così importanti per i tuoi soldi e per le tue strategie di investimento.

La guerra in Ucraina, come investitore, è un’altra opportunità in tal senso…

I titoli spaventosi sull’Ucraina sono inevitabili. Sono oggi in cima a ogni notizia.

Nei titoli, il conflitto sta peggiorando… il piano della Russia è di prendere il controllo di tutta l’Ucraina stabilmente… c’è una massiccia crisi umanitaria in arrivo… l’esercito russo bombarda… mancano cibo e forniture mediche essenziali, causando disagi incalcolabili a molti civili innocenti… l’esercito russo intende giustiziare i prigionieri davanti ai plotoni di esecuzione…

Ora, come persona puoi credere a tutto questo o pensare che sia tutta propaganda, puoi combattere o deprimerti.

Come persona puoi decidere di “schierarti” o agire come meglio credi ma… senza sembrare troppo freddi o indifferenti, dobbiamo guardare gli eventi anche attraverso gli occhi di un investitore

Le guerre hanno una lunga storia di inflazionismo e questo conflitto geopolitico non sarà diverso… e questo viene quotato sui mercati finanziari, ogni giorno. Questo viene prezzato dall’economia, ogni giorno.

Una sola cosa non viene considerata dai mercati… una potenziale terza guerra mondiale… e ciò significa che gli investitori pensano che non accadrà.

Perché?

Perché l’unica possibilità affinché questo accada (salvo che qualche missile nucleare non parta per sbaglio…) è che Putin dichiari ed agisca per ricomporre la vecchia Unione Sovietica o qualcosa di simile (magari con il tacito accordo o con il sostegno esplicito della Cina).

Certo è che, se Putin decidesse davvero di rimettere insieme l’URSS, avrebbe molto lavoro da fare… il crollo dell’Unione Sovietica ha creato 14 paesi indipendenti oltre alla Russia. Un po’ complicato vero?

Tuttavia, solo questo scenario (ripeto, salvo qualche missile che non parta per sbaglio o per causa di organismi deviati…) potrebbe davvero portare gli Stati Uniti e gli alleati della NATO ad un conflitto diretto con la Russia.

Non fraintendermi… non so cosa accadrà ma penso comunque che, entro fine maggio, tutto apparirà molto chiaro…

Forse le sanzioni economiche contro la Russia e le sanzioni finanziarie contro eminenti oligarchi russi, incluso Putin, saranno così devastanti per l’economia russa che l’esercito russo non sarà in grado di mantenere il controllo dell’Ucraina (figuriamoci quindi invadere altri ex Stati sovietici) o, forse, proprio quelle sanzioni permetteranno a Putin di mostrare al mondo quanto è forte il suo paese e quanti problemi, al contrario, può lui causare al resto dell’umanità.

Detto ciò, nessuno può sapere se e come andrà a finire la guerra in Ucraina, o cosa ne seguirà… ma vorrei che tu non venissi preso alla sprovvista se le cose dovessero peggiorare…

La guerra in Ucraina è un ottimo stress test (l’ennesimo dopo la pandemia e probabilmente non l’ultimo…) per tutti i “suggerimenti” che ho fornito qui nel blog negli ultimi 10 anni e le indicazioni approfondite che ho fornito durante il corso “Think Rich  Be Rich”… perché è prezioso sapere cosa fare in questi momenti per prepararsi nel modo migliore.

Indicazioni che sono risultate sempre vincenti sulla Gestione del Denaro, su come Investire, su come proteggersi dall’inflazione, e ancor più in dettaglio, sul tipo di azioni o sugli E.T.F. da possedere, sulla liquidità e sulle valute da possedere, su oro e argento, sugli immobili, sulle criptovalute, …

Oltre ai vantaggi finanziari già acquisiti in questi anni, la situazione in Ucraina rivela un altro vantaggio del nostro Sistema di Money & Investment Management…

La maestria arriva con le in-formazioni, con le conoscenze, le esperienze e con il tempo, se hai scelto la competenza e la pratica disciplinata, mentre sono e saranno guai e dolori se sei stato superficiale o ti sei sempre affidato alla fortuna o ai falsi guru

Se non eri un esperto di virus, pandemie, inflazione o guerre il giorno prima che queste si palesassero, non lo sei probabilmente neanche adesso.

Il vantaggio al contrario è che, non è assolutamente necessario diventare un grande esperto per prepararsi economicamente e finanziariamente ad eventi del genere.

Puoi infatti imparare a padroneggiare l’arte di prepararsi per un’ampia gamma di scenari e di possibili risultati.

Le valutazioni record del mercato azionario e l’inefficacia dell’obbligazionario, il crollo del Bitcoin, le speculazioni diffuse su attività di indefinibile valore come token non fungibili (“NFT“) o su società morenti come GameStop e AMC Entertainment che cosa hanno rappresentato per te e per le tue finanze?

Russia e Ucraina sono in guerra, l’S&P 500 è sceso di circa l’8% e l’indice Nasdaq Composite è sceso di circa il 16% dal 3 gennaio. Il greggio è sopra i 100 dollari al barile e l’oro è recentemente salito del 6% dal nuovo massimo storico mentre l’inflazione ha come minimo raddoppiato le tue bollette di Gas e Luce.

Che cosa ha rappresentato tutto questo per te e per le tue finanze?

Ci troviamo di fronte ad un importante punto di svolta per i mercati finanziari e per l’economia mondiale.

Sei pronto ad affrontare qualsiasi accadimento e, come investitore, a trarne vantaggio?

Sei pronto per affrontare e resistere a qualsiasi forte e pesante turbolenza recessiva, sapendo che si aprirà un nuovo grande ciclo economico legato alle nuove tecnologie nel prossimo futuro?

Porta il tuo cuore e le tue emozioni dove desideri come persona… ma fai attenzione ai tuoi soldi ed alle tue finanze come investitore.

Non devi fare lo struzzo né cercare di fare previsioni… devi prepararti!

Fabrizio “Jacque$ Jump” Diluca

 

Se non sei convinto di doverti preparare, ti invito a leggere anche:

 

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