previsioni sui mercati finanziari

Previsioni sui Mercati Finanziari: Siamo alla fine della corsa del Toro?

Ormai ci sono abituato. Ogni volta che i mercati toccano nuovi massimi, ricompare la paura e si inizia a parlare di un possibile crollo dei mercati e tutti cercano le migliori o possibili previsioni sui mercati finanziari.

Ogni volta che accade, inizio a ricevere accorate richieste per sapere cosa vedo nella mia “palla di cristallo”. L’ultima volta era accaduto a Febbraio 2018 e ora ci risiamo…

Pare che tutti vogliano sapere quando finirà questo mercato toro. Tutti vogliono sapere se l’ultimo massimo è stato effettivamente l’ultimo massimo.

Nonostante il tema mi appassioni davvero poco, perché come spiego in questo blog chi si preoccupa di questo aspetto (o è costretto a farlo) è tutt’altro che un investitore intelligente, torno a scriverne solo per fornire, come sempre, ulteriori elementi di valutazione affinché, chi legge questo blog, possa fare autonome valutazioni e trarne delle proprie considerazioni.

Previsioni sui Mercati Finanziari: Iniziamo dalle basi

 

Di solito, quando si arriva veramente alla fine di un mercato toro, c’è un ripido movimento di “esplosione verso l’alto”.

Questo accade quando gli investitori accumulano azioni, spingendo i prezzi estremamente in alto in un breve periodo di tempo.

In altre parole, verso la fine di un mercato rialzista, gli investitori che non hanno partecipato o non hanno beneficiato opportunamente della crescita, improvvisamente non vogliono più perdersi i “facili guadagni” e iniziano ad operare in modo sconsiderato, coinvolgendo anche la massa. Spesso, i titoli tecnologici traggono ad esempio il massimo vantaggio da questa fase del mercato.

Fino ad ora, questo non è accaduto…

Certo, le azioni del comparto tecnologico hanno offerto buone performance ma nulla di particolarmente anomalo.

Previsioni sui Mercati Finanziari: Dati e storia

 

Se mi segui su questo blog, sai che come investitore mi faccio guidare dai dati e guardo sempre alla storia per farmi un’idea su cosa succederà. Operando in questo modo, il mio osservatorio suggerisce che potremmo non ancora aver raggiunto il massimo.

Ti do qualche dato…

Negli ultimi 18 mercati rialzisti, il rendimento medio dell’indice S&P 500 (il mio indice di riferimento assoluto), negli ultimi sei mesi del mercato rialzista è stato di circa il 20%.

Questo dato testimonia, una volta di più, quanto la maggior parte dei pesci piccoli finisca per entrare sul mercato e comprare nel momento sbagliato, nel senso che l’S&P 500 che guadagna il 20% negli ultimi mesi di un mercato toro ne è la prova.

Ve bene J.J. quindi? Adesso come siamo messi?

Previsioni Mercati Finanziari: Situazione attuale

 

Se guardiamo ai guadagni dell’S&P 500 negli ultimi sei mesi dell’attuale mercato rialzista, siamo intorno al 4,5%. Come vedi, c’è poco da eccitarsi …

Un guadagno del 5% negli ultimi sei mesi non è affatto vicino al rendimento medio del 20%, tipico degli ultimi mesi dei mercati rialzisti.

Ora vediamo però che…

L’attuale mercato rialzista, iniziato nel 2009, ha effettivamente raggiunto il suo massimo a Gennaio 2018 quando l’indice S&P 500 ha raggiunto i 2.872 punti.

A Gennaio infatti, quando il mercato ha raggiunto quel livello, l’S&P aveva segnato un +16% negli ultimi sei mesi, cioè si era comportato come se fosse vicino alla fine della sua corsa.

Tuttavia, sin dalla correzione di Febbraio, l’S&P non ha fatto altro che marciare verso l’alto sino a traguardare un nuovo massimo storico.

Curiosamente però, non sembra che tutti stiano correndo verso i loro pc o i loro promotori per comprare azioni o investire in fondi in questo momento.

Perché?

Perché i momenti di negatività ci cono stati, perché ci sono tensioni commerciali (vedi USA-Cina), tassi d’interesse in aumento, problemi in Sud America e in Sudafrica (più in generale nei paesi emergenti…), oltre a valutazioni delle azioni elevate per quelli che sono stati gli standard storici conosciuti (ma che non lo sono se le rapportiamo agli scenari che si sono ingenerati post 2009…).

Detto ciò, anche guardando il più (volutamente) banale dei grafici, dobbiamo ricordare che un mercato che segue un determinato trend tende a rimanere tale se non ci sono elementi che lo facciano agire diversamente.

previsioni sui mercati finanziari

Anche se guardi a qualcosa di altrettanto semplice come le medie mobili a 50 (linea blu) e a 200 giorni (linea nera), nulla appare preoccupante.

previsioni mercati finanziari

Con un’economia USA in forte espansione (gli economisti del Wall Street Journal prevedono che il PIL USA crescerà del 3% quest’anno) e i guadagni delle multinazionali che raggiungeranno nuovi massimi storici, gli investitori non dovrebbero quindi smettere di investire.

JP Morgan e Bank of America Merrill Lynch dichiarano che “il mercato azionario si avvicina a fare la corsa più lunga della sua storia e l’ambiente economico è ancora favorevole verso l’assunzione di rischi”.

Anche perché la liquidità, cioè la quantità di denaro disponibile è ancora elevata.

La liquidità è un importante sostegno per l’andamento dei mercati e la mancanza di liquidità può essere un indicatore di allarme precoce.

Ad esempio, la liquidità è diminuita nel corso di quattro trimestri prima della crisi finanziaria del 2008.

Di conseguenza, non ci sarebbe da sorprendersi nel veder nuovamente correre l’indice nei prossimi mesi sino al raggiungimento di nuovi massimi… anzi …

Previsioni sui Mercati Finanziari: Indicazioni

 

Questo vuol dire che, salvo cigni neri, possiamo dormire tranquilli e beati?

Mettiamola così…

“Per fermare un toro come questo non basta distrarlo, serve far finire la sua corsa contro un muro”

Personalmente, sono tutt’altro che ottimista sullo scenario futuro a lungo termine ma non tanto perché i mercati possono stornare o crollare (queste sono per me ottime occasioni di guadagno…), ma perché anche se nessuno può dire quando la corsa del toro finirà, tutti sanno che quando accadrà.

Allora cosa ti preoccupa?

Mi preoccupa il fatti che per alcuni (per chi non sa come investire o investe seguendo il gregge…), sarà purtroppo un momento molto doloroso.

La buona notizia è che…

Se sei tra quelli che ha partecipato al mio corso e se semplicemente segui con costanza e attenzione questo blog, non sarai tra questi, ma anzi saprai come trarne ulteriore guadagno… buon per te!

Alcuni dei miei indicatori, che hanno dimostrato una buona capacità predittiva nel corso degli ultimi 20 anni, dipingono un quadro molto diverso rispetto alla sopravvalutazione del mercato azionario e all’eccessiva fiducia di parte degli investitori.

Un esempio?

Il crollo generalizzato delle quotazioni delle materie prime, migliora le attese sugli utili delle imprese nel breve termine ma non è un segnale positivo per il possibile andamento dei mercati sul lungo termine.

Come Warren Buffett insegna, anche se i mercati riescono a raggiungere nuovi massimi storici, se questo non trova totale corrispondenza con il risultato derivante dall’analisi dei fondamentali, dall’effettivo livello di crescita economica, il rischio di un successivo crollo del mercato è sempre ipotizzabile.

Ecco perché in questa fase, un elenco crescente di professionisti ed esperti lanciano avvertimenti al ribasso, con ipotesi che arrivano a prevede un crollo del mercato sino al 60% rispetto ai massimi.

Io non la penso così ma…

Michael Wilson, capo degli strateghi azionari statunitensi di Morgan Stanley, vede “un falso senso di sicurezza nel mercato” e si aspetta un imminente sell off, di entità maggiore a quanto visto tra fine Gennaio e inizio Febbraio. In questo caso parliamo comunque di correzione, non di crollo.

Tornando a Buffett, mentre molti investitori e osservatori del mercato utilizzano in genere i rapporti prezzo utili (P /E), o alcune variazioni di questi, per valutare le valutazioni del mercato azionario, il buon Warren si concentra anche su un diverso barometro.

Parlo del confronto tra la capitalizzazione di mercato di tutte le azioni statunitensi quotate in borsa ed il PIL USA, definendo questa “la migliore valutazione per capire dove si trova il mercato in un determinato momento”.

In questo momento, questo rapporto è al massimo storico del 138%, il che indicherebbe “titoli molto sopravvalutati”.

Ti spiego meglio…

Secondo l’indicatore Buffett, quando il rapporto e tra il 70% e l’80% puoi mettere con tranquillità i tuoi soldi sul mercato azionario, al raggiungimento del 100% parliamo di pericolo e al 140% il pericolo diventa estremo.

Questo dato, ti dice quanto sia importante restare aggiornati e avere più parametri di valutazione, comprendendo anche quanto crisi finanziarie strutturali come quella del 2008-2009 cambiano scenari e parametri di riferimento.

Che cosa intendo?

Intendo che l’indicatore Buffett era a livelli elevati prima del crollo delle dotcom del 2000-2002, e prima della crisi finanziaria del 2008, ma con valori rispettivamente del 137% e del 105%. Valori quindi inferiori alla lettura attuale.

Questo per dirti che alcuni degli indicatori che consideravo molto attendibili nel 2005 oggi hanno molto meno peso nelle mie valutazioni.

Mai come in questo periodo, quando parliamo di previsioni sui mercati finanziari, dobbiamo aver chiaro che viaggiamo in territori mai esplorati prima“…

Quali indicatori utilizzo per le mie previsioni sui mercati finanziari?

Alcuni puoi trovarli leggendo questo post “Mercati Finanziari: E’ il momento di allacciare le cinture?” e poi seguendo tutti i post in esso linkati, agendo di post in post allo stesso modo.

Dedicaci un po’ di tempo e alla fine di questa caccia al tesoro troverai una miniera d’oro per elaborare autonomamente delle tue efficaci previsioni sui mercati…

Sono strumenti che costano molto?

No, tutti gli strumenti che uso e che mi permettono di fare le analisi e le valutazioni che trovi nei miei post, sono tutti gratuiti!

Detto ciò, anche il Q Ratio, ideato dal compianto James Tobin, premio Nobel per l’economia e il CAPE ratio ideato dal premio Nobel Robert Shiller, espongono bandiera rossa ma come detto, anche questo non è sufficiente per trarre conclusioni definitive sulla caduta dei mercati.

Previsioni sui Mercati Finanziari: Qual è il sentiment generale?

 

Eccolo…

previsioni sui mercati finanziari

Come vedi, tutti alla finestra… tutti in attesa di segnali utili per prendere una direzione…

Alla fine di questo post, se non sei particolarmente preparato su questi temi o se sei agli inizi del tuo percorso di crescita finanziaria, potresti pensare che per investire e guadagnare sui mercati serve apprendere e conoscere tutto questo e molto altro per fare accurate previsioni sui mercati finanziari… Giusto?

Sbagliato! Non è affatto necessario e… qui sta il bello…

Io faccio molte analisi e mi documento perché la materia mi appassiona ma, come spiego con grande semplicità durante il corso “Think Rich & Be Rich”, conoscere tutto questo non è per niente necessario per investire e guadagnare investendo sui mercati finanziari.

Fabrizio “Jacque$ Jump” Diluca

 

Importante! Leggere con molta attenzione: Disclaimer >>>

 

Facebooktwitterlinkedinmail

2 commenti

  1. Resto sempre impressionata, oltre che dai contenuti, dalla tua capacità di spiegare con grande semplicità anche i concetti più complicati.
    Sei per me fonte di grande crescita e ispirazione. Non vedo l’ora di incontrarti al prossimo corso di ottobre a cui mi sono già iscritta.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Show Buttons
Hide Buttons

Prima di uscire... hai scaricato l'Ebook GRATUITO per la Libertà Finanziaria?

Ebook OMAGGIO #ThinkRich – Il Pensiero delle Menti Milionarie

Capire il modo di pensare e agire delle Menti Milionarie per crescere, migliorarsi e ottenere Successo!