andamento mercati finanziari

Andamento Mercati Finanziari: Avviso di possibile Uragano

Per chi come me segue l’andamento dei mercati finanziari, i segnali di difficoltà di cui avevo già parlato a fine Marzo 2022, stanno diventando sempre più evidenti.

Per citare il Titanic, diciamo che la punta dell’iceberg è all’orizzonte…

Nessuna novità certo, visto che avevo previsto tutto e avevo “avvisato” tutti i lettori di questo blog con largo anticipo. Mi limiterò quindi a condividere solo alcune semplici, per quanto inquietanti notizie.

Questa mattina, il gigante della tecnologia Microsoft, ha aggiornato i dati sulle previsioni inerenti agli utili. Dati che aveva già fornito all’inizio di maggio e, i nuovi numeri, hanno attirato inevitabilmente la mia attenzione.

In sostanza, la società ha avvertito che le entrate e gli utili di questo trimestre sarebbero stati inferiori alle aspettative degli analisti di Wall Street, affermando inoltre che, per il quarto trimestre del 2022, prevede che le entrate saranno inferiori di circa 1 miliardo di dollari rispetto a quanto previsto in precedenza e che anche i profitti saranno minori.

È importante, in fasi come queste, seguire diligentemente questi dati (soprattutto se le aziende “tagliano” le loro stime precedenti) unitamente al comprendere le ragioni per cui lo fanno.

Perché è importante?

In generale, i prezzi attuali delle azioni riflettono il valore dei flussi di cassa futuri previsti per un’azienda (così agiscono tipicamente gli analisti di Wall Street e i gestori dei fondi di investimento) ed ecco perché, quando le aspettative future di ricavi e profitti vengono riviste al ribasso, i prezzi delle azioni tendono a scendere o crollare.

Di conseguenza, quando un’azienda gigantesca come Microsoft, una grande azienda tecnologica con un’ampia portata e un bilancio molto solido si presenta e dice che probabilmente farà meno soldi di quanto pensasse quest’anno, bisogna porre molta attenzione.

Anche se potrebbe sembrarti il contrario, quello di Microsoft non è stata un taglio “enorme”, perché parliamo pur sempre di un’azienda del valore di 2 trilioni di dollari ma le aspettative sono comunque inferiori rispetto a qualche mese fa… e questo potrebbe voler dire che stiamo vedendo solo la punta dell’iceberg all’orizzonte della nostra prua.

Se così fosse, probabilmente, Microsoft non sarà l’unica azienda a tagliare le sue stime…

Abbiamo superato il cuore dell’attuale stagione di trimestrali (rendicontazione degli utili) ma il prossimo round è in arrivo (a partire dall’inizio di luglio e durerà fino ad agosto).

Quello che accadrà nei prossimi mesi sarà probabilmente un catalizzatore per l’andamento dei mercati finanziari e per i prezzi delle azioni in generale… e forse farà da preambolo ad un mercato ribassista ancor più profondo.

Non è mia intenzione guardare in una sfera di cristallo, sto solo disegnando il paesaggio così per come è visibile in questo momento così, se lo ritieni necessario, puoi prepararti.

D’altra parte, i dati in arrivo, potrebbero anche essere l’occasione per fermare l’emorragia sui principali mercati finanziari nel senso che, se i timori degli investitori stanno oggi superando la realtà, i rapporti sugli utili potrebbero portare buone notizie ma, per ora, non è così… e sappiamo che servono più prove prima che la visione torni nuovamente rialzista.

Del resto, Microsoft è solo l’ultimo esempio di riduzione delle prospettive…

Snap, ha tagliato le aspettative, principalmente perché un minor numero di clienti ha acquistato annunci pubblicitari da mostrare sulla sua app Snapchat. Ecco perché le azioni sono crollate di un notevole 43% in un giorno…

Di per sé, questo è un segnale che molte società stanno spendendo meno in promozione pubblicitaria, un segnale tipico dei periodi di recessione.

Poche settimane fa, anche i giganti della vendita al dettaglio Walmart e Target hanno indicato di aspettarsi tempi più difficili e non potrebbe essere diversamente visto che, il CEO di Target Brian Cornell, ha affermato che la società stima 1 miliardo di dollari in più di costi solo per carburanti e gas. I dirigenti di Walmart hanno parlato di problemi simili.

Dopo tali notizie, le azioni di Walmart e Target sono diminuite rispettivamente del 25% e del 17% (e considera che queste sono ottime aziende…)

In altre parole, i segnali che ci vengono forniti sullo stato dell’economia statunitense a breve termine non sono confortanti, l’economia sta rallentando… ma se segui questo blog da tempo, anche questa, per te non dovrebbe essere una sorpresa.

Il PIL degli Stati Uniti nel primo trimestre si è contratto dell’1,5% e di questo ho parlato ben prima che iniziassimo a ricevere dei veri e propri avvertimenti da parte di alcune delle più grandi società del mondo sulla riduzione dei ricavi e dei profitti.

L’ultima proiezione del PIL fatta dalla filiale di Atlanta della Federal Reserve è di una crescita dell’1,3% nel secondo trimestre ma è in calo dall’1,9% della precedente previsione… principalmente a causa dei nuovi dati sul rallentamento degli investimenti aziendali.

È quindi del tutto possibile che queste proiezioni scendano ulteriormente al ribasso nelle prossime settimane… in un contesto di crescita dell’inflazione che non sta affatto rallentando…

Ecco perché, molti investitori sono più incerti sul futuro oggi che in qualsiasi altro momento, partendo dalla fine del periodo di panico dovuto al covid-19.

All’epoca, c’era solo una domanda di fondo: quando le persone potranno tornare a riunirsi senza alcun tipo di limitazione?

Naturalmente, nel frattempo, i governi hanno lanciato un’infinità di stimoli economici nei mercati finanziari… per prevenire catastrofi… o almeno così ci hanno detto…

In ogni caso, l’economia e i mercati finanziari erano tornati a crescere rapidamente, forse anche troppo rapidamente.

Oggi sono tornate le incertezze… e tutto appare più complicato per il sistema finanziario…

Andamento mercati finanziari Oggi

 

Proprio ieri, il CEO di JPMorgan Chase Jamie Dimon ha dichiarato in una conferenza a New York che l’azienda si sta preparando per un “uragano” finanziario.

Lo ha detto in una stanza piena di analisti e investitori di Wall Street…

“Lo so, ho parlato di nuvole temporalesche, ma ho intenzione di cambiare questa visione… è un uragano… Quell’uragano è proprio là fuori, in fondo alla strada e viene verso di noi. Fareste meglio a prepararvi. JPMorgan si sta preparando e saremo molto prudenti con il nostro bilancio”

Fai bene attenzione però, perché questo è avvenuto solo una settimana dopo che aveva partecipato ad un’altra conferenza, in cui aveva detto che le entrate della Banca sarebbero state superiori al previsto. Insomma, lo scenario è molto volatile anche nelle parole…

Tuttavia, il punto di vista di Dimon su una potenziale tempesta economica deriva da due legittime preoccupazioni…

Dimon ha sottolineato che l’invasione russa dell’Ucraina e l’inasprimento globale delle politiche monetarie creeranno una serie di sfide senza precedenti per i mercati finanziari.

In effetti, la Fed, da questo mese, ha iniziato a ridurre il suo bilancio di quasi 9 trilioni (di 47,5 miliardi di dollari a partire da questo mese per i prossimi tre mesi) e quindi a ridurre la quantità di moneta immessa nel sistema finanziario…

Avrai sentito o sentirai riferimenti a queste mosse come ad “inasprimento quantitativo” (QT – quantitative tightening), in opposizione al quantitative easing (QE), dove i soldi sono fluiti come le bevande durante un happy hour.

In breve, la Fed sta invertendo i suoi programmi di acquisto di obbligazioni (titoli del Tesoro statunitensi). Questo mese ha smesso di reinvestire i proventi delle sue partecipazioni obbligazionarie e sta lasciando defluire quegli asset…

Dopodiché, la Fed vuole accelerare il processo, cercando di tagliare sino a 95 miliardi di dollari al mese. Naturalmente, ci sono delle “scritte in piccolo” come “siamo pronti ad adeguare ogni dettaglio della riduzione dell’entità del bilancio alla luce dell’evoluzione economica e finanziaria”.

In altre parole, questo è il piano per ora…

Se l’economia ottiene l’atterraggio “morbido” che il presidente della Fed Jerome Powell spera, avanti così. In caso contrario, la Fed potrebbe essere costretta a invertire nuovamente la politica se dovessimo assistere a una dolorosa recessione.

Questo vuol dire però anche che, solo in questo caso potremmo assistere ad una nuova corsa al rialzo dei mercati finanziari e sempre supponendo che l’inflazione da record non sia più un grosso problema (il che appare poco probabile…)

Ecco perché possiamo accettare l’ultima di Dimon sulle sue preoccupazioni per gli “uragani” in arrivo…

Non abbiamo mai visto un QT come questo, quindi stiamo guardando a qualcosa su cui potranno esser scritti libri per almeno 50 anni.

Le banche centrali non hanno scelta perché c’è troppa liquidità nel sistema finanziario. Devono rimuovere parte della liquidità per fermare la speculazione in atto in molti settori, ridurre i prezzi e sperare di raffreddare l’inflazione.

Oltre a vedere gli effetti del freno alla domanda di denaro derivante dall’aumento dei tassi di interesse, vedremo anche cosa accade togliendo stimoli finanziari e disponibilità di denaro dal sistema finanziario e dall’economia.

Se tutto questo ti suona come un grosso problema, è perché lo è…

Dimon ha anche affermato che, durante la risposta alla crisi finanziaria del 2008, le banche centrali e commerciali sono state le principali acquirenti di titoli del tesoro statunitensi ma che non avranno la capacità o la motivazione per fare lo stesso questa volta…

Questo è un enorme cambiamento nel flusso di fondi in tutto il mondo, così per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi quindici anni. Non sappiamo esattamente quale sarà l’effetto di tutto ciò, ma dobbiamo prepararci, come minimo, a un’enorme volatilità.

Se la volatilità dovesse continuare e i prezzi delle azioni e di altri asset scendessero ulteriormente, mi auguro che tu sia preparato e che tu sappia come agire anche per cogliere le opportunità che si presenteranno.

Al momento, se segui questo blog o se hai partecipato al “Think Rich & Be Rich” dovresti già essere su asset di alta qualità e bassa volatilità, oltre che su chi è in grado di trarre profitto dall’attuale ondata di inflazione.

D’altra parte, le società legate alla spesa più discrezionale potrebbero subire un durissimo colpo se l’economia dovesse scivolare in un’ancora più profonda recessione… per non parlare di quelle società che non potrebbero nemmeno permettersi di pagare i loro debiti, causando fallimenti in una modalità che non abbiamo mai visto sino ad ora.

Abbiamo almeno il 7% di inflazione, economia in recessione e stipendi fermi. Eppure, i tassi di interesse (costo del prestito di denaro) stanno aumentando.

Sta diventando molto più costoso stipulare un mutuo, tanto quanto fare affari. A livello aziendale, costi più elevati stanno restringendo i margini…

Insomma, come detto, aspettati che più aziende facciano ciò che Microsoft ha appena fatto e riducano le loro previsioni su ricavi e utili nei prossimi mesi.

Se questo accade, significa che gli analisti di Wall Street devono ridurre le loro stime (sugli utili) a 12 mesi per l’S&P 500 e questo vuol dire che l’indice subirebbe una maggiore pressione al ribasso fino a quando gli investitori non riterranno che sia diventato abbastanza economico da tornarci ad investire.

Forse l’uragano di Jamie Dimon non arriverà mai o forse nessuno sbatterà contro l’iceberg ma è meglio essere molto vigili.

Tuttavia, se sei preoccupato per il possibile ulteriore crollo dei mercati finanziari, sei un pessimo investitore… come ho spiegato in un apposito post (che ti invito a leggere…),

Andamento mercati finanziari 2022: Cosa dovresti sempre aver chiaro

 

Come abbiamo visto, l’indice S&P 500 è pericolosamente vicino al territorio “ufficiale” del mercato ribassista: un calo del 20% o più.

Tuttavia, non abbiamo bisogno della soglia del 20% per dirci che siamo in un mercato ribassista, perché le prove sono dinanzi ai nostri occhi ormai da qualche mese…

Tutta la spazzatura speculativa è stata demolita, molti titoli tecnologici sono in calo del 50% o più e l’S&P 500 non è certo nella condizione di poter decollare.

Tira una brutta aria sui mercati finanziari… ma noi possiamo anche trovare gli elementi positivi… ovvero come fare sempre soldi sui mercati finanziari… anche e soprattutto quando crollano…

Probabilmente hai già visto un grafico multi decennale dell’S&P 500. Eccone uno che inizia alla fine degli anni 70.

Dai un’occhiata…

andamento mercati finanziari

Come denotabile, è sceso in modo significativo alcune volte ma dal novembre 1979, l’S&P 500 è salito di quasi 50 volte dal suo punto più basso sino al suo massimo storico del 3 gennaio 2022.

Che corsa! … e che guadagni per gli investitori a lungo termine…

Tuttavia, grafici come questo hanno un problema nascosto…

Il grafico fa sembrare che tu potresti anche entrare nei mercati finanziari sui massimi e guadagnare sempre e comunque… ma NON è esattamente così…

In primo luogo, il capitale investito in azioni vicino ai massimi di mercato può generare rendimenti negativi per più di un decennio.

Ad esempio, il Nasdaq non ha superato il suo picco del 2000, fino a 13 anni dopo…

andamento dei mercati finanziari

Quindi, qualsiasi cosa investita al vertice del periodo delle dot-com è stato “denaro morto” per più di 13 anni.

L’S&P 500 non ha superato il picco del 1929 fino al 1954. Sono passati 25 anni prima che quanto investito sui massimi, abbia “semplicemente” ripreso il suo valore…

E a questo punto sento già la prima obiezione…

“Dai ma le persone non investono più in questo modo. Ormai tutti sanno che se continui a investire durante le flessioni, guadagnerai facendo “media” a prezzi più bassi”.

Davvero? Stai dicendo che la maggior parte delle persone non va più “all in” quando i mercati finanziari sono sui massimi? Sei sicuro?

Allora ti informo che, come riportato da Bloomberg, le persone hanno versato più soldi nel mercato nel 2021 rispetto a quanto era accaduto nei 19 precedenti anni messi insieme.

Questa è quindi ancora la realtà su come si comporta la massa degli investitori. Vanno “all in” sulle azioni… sui massimi.

Del resto, è così che si formano le “cime” e, una volta che sono tutti in cima… non c’è altro posto dove andare se non giù, più giù e ancora più giù …

Un ulteriore sguardo al grafico a lungo termine dell’S&P 500 mostra che il crollo delle dot-com del 2002, ha riportato l’indice ai livelli del 1997 e, il minimo della crisi finanziaria del 2009, lo ha riportato ai livelli del 1996…

andamento dei mercati finanziari

Questo vuol dire che, un decennio o due di ricchezza sono evaporati dal mercato finanziario dopo aver logorato i nervi degli investitori per due anni. È brutale… ma a quanto pare, sta succedendo di nuovo.

Posso ora sentire altre obiezioni…

“Dai ma basta aspettare… anche in quei momenti di epica distruzione della ricchezza, si aspetta, si superano e si continua a comprare”

Sì, in effetti è ciò che bisognerebbe fare. Sembra anche facile, vero?

Basta in fondo essere parte di quella minoranza sparuta e infinitesimale che non ha mai perso soldi sui mercati finanziari… basta essere tra quelli che non subiscono l’effetto del “punto di abbandono”.

Il punto di abbandono è quel momento in cui un investitore non può più sopportare il dolore di vedere crollare i suoi investimenti.

Quel momento in cui vende portandosi a casa una grossa perdita piuttosto che cercare di superare la “recessione”.

Come esseri umani, non ci piacciono i carichi pesanti quando gravano su di noi, soprattutto quando aumentano giorno dopo giorno. Quindi, la stragrande maggioranza delle persone, ha un punto di abbandono.

Questo è più difficile da mostrare su un grafico ma puoi vedere gli investitori “gridare il loro dolore” nei picchi di volume di scambio nei giorni di grande ribasso. Quei giorni che portano ai minimi di mercato…

Guarda ad esempio il Nasdaq Composite Index durante gli ultimi giorni del crollo delle dot-com nei primi anni 2000. Nota le alte linee rosse del volume che tendevano a precedere i minimi a breve termine, quelli che erano diretti verso il punto più basso del crollo delle dot-com nel 2002…

andamento mercati finanziari

Queste linee rosse sono investitori che si esauriscono in preda al panico, spesso tutto in una volta, dopo aver provato a soffrire per diversi giorni.

Alcuni, hanno abbandonato con perdite enormi, proprio vicino a una delle più grandi opportunità di acquisto di tutti i tempi.

Hanno abbandonato dopo aver passato giorni, settimane o mesi a macerarsi, guardando le loro azioni o i loro fondi calare continuamente, dopo aver sentito i media chiamare un rosso dietro l’altro… dopo aver cercando previsioni sul mercato azionario, sul prossimo crollo delle borse o sull’andamento dei mercati finanziari…

Ecco questo è esattamente ciò che la maggior parte delle persone ha fatto e che, a quanto pare, continua a fare.

Ecco perché ormai da più di dieci anni voglio che chi legge il blog adotti il mio mantra. Un mantra che ripeto incessantemente…

Non devi prevedere, devi prepararti

I mercati ribassisti sono notoriamente difficili da prevedere ma se sai cosa fare e come farlo, se hai complessivamente un sistema di gestione e di investimento efficace, non devi preoccuparti delle previsioni ma solo prepararti a fare soldi mentre tutti li perdono…

Fabrizio “Jacque$ Jump” Diluca

(3 Giugno 2022)

 

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