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Investire ad “alto rischio”

Chi fa trading normalmente, ha grande familiarità con il concetto di “alto” e “basso” rischio ma per chi cerca di capire, possiamo dire che, “basso rischio” significa investire ad esempio in azioni di aziende che operano in settori di largo consumo e prodotti come birra, sigarette o dentifrici.

Azioni quindi di aziende note e solide (blue-chips) che distribuiscono normalmente dividendi.

Investire ad “alto rischio” vuol dire invece operare su titoli soggetti a un’elevata volatilità, come tipicamente accade alle risorse naturali, ai mercati emergenti o alle infrastrutture come, ad esempio, produttori di materie prime brasiliane, aziende cinesi del settore turismo o piccole compagnie petrolifere/minerarie.

Questi comparti tendono ad avere picchi e discese (cicli) molto più ampi e veloci di quanto accade ai comparti a “basso rischio”….

Per fare qualche esempio, tra fine 2010 e l’inizio del 2011, i comparti ad “alto rischio” subiscono un vero e proprio boom, le piccole aziende del Dow Jones legate alle risorse naturali hanno guadagnato l’81% in nove mesi. Caterpillar, che fa macchine movimento terra, ha più che raddoppiato il suo valore.

Poi, da metà 2011 a metà del 2012, mentre salivano le azioni a “basso rischio”, quelle ad “alto rischio” subivano una repentina discesa.

L’indice delle materie prime CRB ad esempio perse quasi il 30% e il Bovespa brasiliano andò anche oltre il 30%.

In questo momento, buona parte dei comparti ad “alto rischio” sono in ripresa.

Se guardiamo ad esempio BHP Billiton, la più grande società mineraria del mondo (ferro, carbone, uranio, oro, ….), dalla scorsa estate, è salita del 30%.

BHP non è ovviamente un esempio isolato, i Mercati emergenti sono in crescita (Cina +16% in un mese), le azioni delle compagnie aeree (sempre molto rischiose) hanno registrato incrementi elevati negli ultimi mesi al pari delle aziende del comparto trasporti.

investire-alto-rischioFatto salvo i rischi sempre presenti legati a fattori esterni che potrebbero far crollare i mercati (fiscal cliff, tenuta dell’euro, …), tali trend, non continueranno a salire senza pullback (storni) ma la continua stampa di moneta delle varie banche centrali e l’inflazione in salita potrebbero continuare a giocare a favore della loro crescita.

J.J.

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7 commenti

  1. matteo.caurla

    Grazie JJ per le tue preziose informazioni e per le delucidazioni in merito.
    Ottimo lavoro.
    Matteo Caurla

  2. sei una bella sorpresa. contento di averti scoperto. articolo davvero interessante.

  3. Letto con il senno di poi, ad una anno di distanza, questo articolo fu decisamente profetico. Complimenti!

  4. Grazie Tesla :-)

  5. semplice, sintetico e lo dico come complimento

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