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Investire in ETF a distribuzione di dividendo per la Libertà Finanziaria

Mi concentro subito sul come investire in ETF a distribuzione di dividendo per raggiungere la libertà finanziaria anche perché, vi sono già una miriade di articoli disponibili in rete che spiegano, più che egregiamente, che cosa sono gli Exchange Traded Funds (ETF) e quali sono le differenze tra gli stessi e le azioni, le obbligazioni o i fondi di investimento (cui sono simili…).

Parlo quindi, degli Exchange Traded Funds che, se finalizzati al raggiungere la libertà finanziaria, sono solo quelli che sono in grado di distribuire dei dividendi (e che non operano quindi per accumulazione).

Chiariamo subito che, gli ETF che offrono un buon rendimento da dividendi, possono essere un buon investimento per chi, nell’ottica della diversificazione degli asset per il raggiungimento della propria libertà finanziaria, sta cercando un’ulteriore rendita automatica (passive income).

Non solo…

Gli ETF sono anche il miglior strumento disponibile per chi è agli inizi del proprio viaggio verso la libertà finanziaria ed ha pochissime risorse a disposizione. Sappi che per iniziare a investire in ETF, bastano 100 euro al mese …

Se segui da tempo questo blog, sai già che, chi parla di investimenti sui mercati finanziari o di trading, non parla normalmente di rendita derivante dall’investimento ma discute maggiormente di prezzi, di analisi tecnica, di minimi e massimi, di crescita del valore, etc…

Eppure nel corso dell’ultimo anno, considerando le sole 1.200 aziende più grandi del mondo, le stesse hanno distribuito dividendi per circa 1,4 trilioni (miliardi di miliardi) di dollari statunitensi. Sì, la cifra che hai letto e che forse faresti fatica a rappresentare è proprio reale. Una distribuzione di denaro impressionante…

Inoltre, se conosci la mia filosofia ed i principi dell’interesse composto, dovresti sapere che reinvestire il dividendo liquidato da titoli azionari, da obbligazioni e da fondi di investimento, può fare una grande differenza nella crescita del tuo patrimonio nel tempo, sopratutto se sei agli inizi.

Al fine di ottenere una rendita automatica quindi, gli ETF offrono un modo semplice ed economico per conseguirla.

So cosa stai pensando e anticipo la risposta alla tua possibile obiezione…

A causa della crisi derivante dagli effetti del Covid-19, molte aziende sono in difficoltà e hanno previsto di non pagare del tutto o in parte il dividendo per il 2020.

Questo significa che durante una crisi economica possono verificarsi distribuzioni di dividendi più basse o, in caso di crisi aggravata o crash delle Borse, a nessuna distribuzione.

Vero è anche che, se sai come investire, le fasi di crisi o di crash dei mercati, per chi investe in ETF che distribuiscono dividendi, sono come la manna dal cielo…

Perché? Come è possibile?

Perché durante tali fasi di mercato, anche i prezzi della maggior parte degli ETF subiscono una decrescita e se sai cosa fare in quei momenti… puoi aumentare il futuro rendimento da dividendo in modo esponenziale!

Perché Investire in ETF che distribuiscono dividendi se vuoi raggiungere la tua Libertà Finanziaria

Ci sono investitori che acquistano autonomamente singole azioni di società che distribuiscono dividendi per ottenerne la loro rendita.

Tuttavia, per scegliere queste aziende serve un minimo di competenza e comunque, un’infinità di studi mostrano che la maggior parte di questi investitori non ottiene i risultati desiderati, se non risultati fallimentari.

Inoltre, investire autonomamente su un portafoglio di azioni di società dal capitale efficiente (blue chips) può essere costoso a causa delle commissioni multiple e, nonostante questo, anche un portafoglio di dieci o venti titoli non sarebbe diversificato quanto un portafoglio che, ad esempio, replica un indice come l’S&P 500. Avere così pochi titoli quindi, è sempre più rischioso.

La prima opzione a quanto sopra, tra quelle più note, è quella di investire in un fondo di investimento a gestione attiva che distribuisca dividendi.

Tuttavia, pur risolvendo il problema della diversificazione la maggior parte di questi fondi non riesce a far meglio dei mercati e prevede il pagamento di elevate commissioni (operazioni, entrata, uscita e gestione annuale).

Al contrario, un ETF o un portafoglio di ETF ben configurato è la miglior soluzione per ottenere la rendita automatica desiderata in modo molto più economico, oltre che meno rischioso, rispetto all’investire su singoli titoli azionari o in fondi di investimento.

Molto più economico perché, gli ETF non prevedono commissioni di ingresso e uscita, minori commissioni di gestione ed un costo per operazione normalmente più basso, sia rispetto alle singole azioni che ai fondi di investimento.

Soldi risparmiati che significano per te una maggiore rendita da reinvestire o da spendere.

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Investire in ETF a distribuzione: Quali sono gli ETF che distribuiscono dividendi su cui investire per la tua Libertà Finanziaria

Come detto ci sono molti ETF che pagano (e permettono quindi di avere) una rendita automatica (passive income) attraverso la distribuzione dei dividendi ma tra questi, nell’ottica del raggiungimento della tua libertà finanziaria, vanno privilegiati:

  • quelli che sono focalizzati su aziende blue chips che distribuiscono dividendi
  • quelli che replicano indici che si basano sui risultati di una buona parte di queste aziende
  • quelli che replicano indici di mercati che includono la gran parte di queste aziende

Rispetto alla prima tipologia, va considerato che, le società che pagano elevati dividendi normalmente hanno modelli di business tradizionali che possono quindi essere superati dai giganti della tecnologia e dei servizi. Al contrario, offrono normalmente meno volatilità e più stabilità.

Calcolo dividendi ETF: Come valutare il rendimento di un ETF

etf a distribuzione

Il rendimento da dividendi è un fattore importante nella determinazione del potenziale rendimento di un Exchange Traded Fund. Il rendimento da dividendi mette in relazione la rendita liquidata da un ETF con il prezzo per acquistarne una quota.

Dividendo ETF: La formula per calcolare il rendimento da dividendi è abbastanza semplice.

Basta dividere matematicamente il dividendo annuo per quota con il prezzo della quota. Se, a titolo puramente esemplificativo, un ETF paga un dividendo di 0,65 euro ed è costato 19,80 euro per quota, il rendimento sarà dato da 0,65/19,80=3,28%

Come vedi, se vuoi investire in ETF a distribuzione di dividendo per ottenere un passive income (rendita automatica) per raggiungere la tua libertà finanziaria, il rendimento da dividendi è un parametro particolarmente importante.

Ovviamente, parlando di azionario (e non di obbligazionario) quello che calcoliamo è solo un’ipotesi prospettica, non certo una garanzia di rendimento.

Per questo, oltre alla scelta del o dei giusti ETF sui cui investire, ciò che serve è anzitutto possedere un’efficace metodologia di investimento… ma di questo, ne parliamo in aula.

Per approfondire e decidere se partecipare, clicca qui

Jacque$ Jump

Importante! Anche per questo post su come Investire in ETF a distribuzione di dividendo, leggi sempre con molta attenzione: Disclaimer >>>

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6 commenti

  1. Grazie Fabrizio per la continua divulgazione di cultura finanziaria che fai!
    A proposito di questo articolo ti volevo chiedere se in fase di “creazione del patrimonio” non sia meglio scegliere un ETF ad accumulazione che reinveste automaticamente i dividendi, senza doverci pagare sopra le tasse (sui dividendi). Inoltre, se il capitale è piccolo, anche i dividendi che incassiamo potrebbero essere insufficienti ad acquistare immediatamente altre quote dell’ETF stesso e nel frattempo li dovremmo lasciare parcheggiati infruttiferi.
    Grazie per la risposta e ancora complimenti!

    • Grazie a te Davide! Un piacere ritrovarti :-)

      Nel tuo commento c’è un’opzione “creazione del patrimonio” che rende fiscalmente corretta la tua considerazione successiva ma la “creazione del patrimonio” (quadrante Ricchezza) non è l’obiettivo del mio post che invece è finalizzato all’investimento in un asset che generi “passive income” (quadrante libertà finanziaria) …

      In ogni caso, anche con cifre molto basse, il modo ed il momento in cui si reinveste il dividendo fa una grande differenza. Differenza per la quale il concetto di parcheggio infruttifero si annulla perchè quel modo e quel momento compensano tranquillamente il prelievo fiscale e, sopratutto, è il differente atteggiamento mentale tra le due tipologie di investimento ed i due modi di agire che cambia completamente il quadro di riferimento.

      Davide, riguarda i tuoi appunti del corso su questo tema… :-D … mi riferisco alla parte inerente il controllo di un certo indice per decidere quando reinvestire i dividendi… ;-)

      Un grande abbraccio
      JJ

      • Grazie mille!
        Tutto chiaro! Sopratutto il ragionamento sul atteggiamento mentale e sulla considerazione che “il modo e il momento” annullano anche il prelievo fiscale.
        Grazie e buona continuazione!
        Davide

      • E’ possibile accennare anche qui all’indice cui ti riferisci JJ?
        Grazie

        • Ciao Massimo, non mi occupo, non posso e non voglio fare alcun tipo di attività che possa essere minimamente comparabile con sollecitazione del pubblico risparmio o consulenza all’investimento perchè mi occupo di educazione e cultura economico finanziaria non di promozione finanziaria https://libertafinanziaria.biz/disclaimer/

          In ogni caso, se leggi attentamente il post… le opzioni non sono moltissime… ;-)

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