crisi ucraina

Ucraina: Quello che i Media non raccontano…

Le recenti tensioni in Ucraina potrebbero realmente portare ad una divisione in due di questa nazione? La parte “europea” potrebbe realmente trovarsi senza uno sbocco sul Mar Nero? Ora starai pensando…. ma J.J. si mette a parlare di questioni politiche? No, come sempre io parlo di risvolti finanziari… quelli che i Media non raccontano mai…. ti spiego quindi, semplicemente, cosa accade dietro le quinte.

Se si arrivasse ad una divisione dell’Ucraina, tutto quello che si trova a est di Kiev e che si affaccia sul Mar Nero (giusto per semplificare) diventerebbe parte della Russia. Persino lingua e struttura culturale dell’Ucraina renderebbero plausibile questa ipotesi.

Devi ora sapere, che la parte di Ucraina che andrebbe sotto il dominio russo è ricca di risorse ed è oggi una parte fondamentale delle esportazioni del Paese. Il 70% delle esportazioni attuali è proprio verso la Russia che è quindi il più grande partner commerciale dell’Ucraina.

In caso di divisione, ciò che resterebbe dell’Ucraina “europea” sarebbero debiti e una bassissima possibilità di esportare risorse o beni. In sostanza, un paese povero ed emarginato. La Russia avrebbe quindi un controllo pressoché totale su uno Stato così debole, potendo usare le proprie forniture di gas naturale per applicare sullo stesso una fortissima pressione. Bisogna anche notare che pochi giorni fa, il consiglio supremo della Crimea si è dichiarato indipendente dall’Ucraina nominandosi Repubblica di Crimea e da ieri il popolo ha votato (referendum)  in massa a favore dell’annessione russa.

L’Europa guarda con estrema attenzione a questa vicenda perché per quanto riguarda le proprie necessità di gas è in gran parte dipendente dalla Russia. La Germania ottiene più del 25% del suo fabbisogno di gas dalla Russia. Polonia, Austria e Slovacchia ne ricevono quasi il 60%. Svedesi, Finlandia, Paesi Baltici e Repubblica Ceca ottengono sostanzialmente tutto il gas di cui necessitano dalla Russia. E una percentuale significativa di questo gas russo giunge in Europa trasportato da gasdotti che attraversano l’Ucraina.

In sostanza delle sorti del povero popolo ucraino non frega nulla a nessuno…. è il GAS ciò che interessa!

Non a caso, il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato, senza mezzi termini: “… la questione Ucraina impatta sul futuro dell’Unione Europea, sulla sicurezza dell’UE e servono riflessioni nonché una correzione della politica energetica dell’UE… infatti, oggi non saremmo in grado di respingere in modo efficace potenziali misure aggressive che la Russia potrebbe mettere in atto nei nostri confronti…”

Ricordiamoci che, durante una bagarre politica, la Russia non si pone alcun problema nel tagliare le forniture di gas. Questo è esattamente ciò che è accaduto nel 2009, quando la Russia ha tagliato le forniture di gas ucraino in pieno inverno, apparentemente per ipotetiche fatture non pagate.

Detto ciò vediamo ora i risvolti finanziari, in altre parole il “dietro le quinte” che sta probabilmente pilotando anche tutta la gestione politica della questione Ucraina….

Per liberarsi da questa dipendenza dalla Russia, per l’Europa il suo Mare del Nord sarebbe la soluzione più ovvia ma Polonia, Finlandia e Svezia si sono infilate in un vicolo cieco a causa delle royalties e delle pesanti tasse imposte, ad esempio, contro l’estrazione di petrolio nei loro mari. Un report della British taxing authority d’inizio anno attribuiva proprio a questo il fatto che le aziende che vi operano hanno ridotto pesantemente l’esplorazione in queste acque per guardare altrove alla ricerca di petrolio e gas. Queste condizioni e le limitazioni sull’estrazione di risorse naturali hanno fatto della Gran Bretagna stessa un importatore netto di petrolio e della Russia l’unico fornitore dell’area baltica. Questo è quindi il nodo, gran parte dell’Europa è nelle mani di Putin.

https://libertafinanziaria.biz/wp-content/uploads/ucraina-gas-crimea-russia-liberta-finanziaria.jpgL’Europa è quindi alla disperata ricerca di soluzioni energetiche alternative alle forniture russe dovendo anche scontare il fatto che le infrastrutture energetiche “terrestri” sono indietro di decenni rispetto ad esempio agli Stati Uniti. Inoltre, anche queste infrastrutture sono spesso è sempre più controllate da interessi russi.

L’Europa dicevamo, avrebbe bisogno del suo mare ma il regime di tassazione oggi sull’area del Nord, rende a malapena economico pensare di operarvi per gran parte delle aziende. Certo ci sarebbero le coste dell’Africa e del Sud America ma i rischi di nazionalizzazione da parte dei paesi disponibili, dopo che altri vi hanno pesantemente investito, sono estremamente elevati.

Sto quindi dicendo che non ci sono altre opzioni?

Ci sono sempre altre opzioni… in questo momento anche le compagnie petrolifere stanno affollando a un corpo d’acqua che contiene vaste riserve di idrocarburi non ancora sfruttate. Riserve controllate da un paese che ama il business, con una storia che dimostra la sua capacità di onorare i contratti mantenendo bassi i tassi di eventuali royalties. Dove si trova questa “meraviglia”? Sto parlando del Golfo del Messico negli Stati Uniti.

Ti è chiaro ora il quadro finanziario che governa anche la politica e quindi anche tutto quello che sta accadendo anche intorno al povero popolo Ucraino?

La situazione Ucraina troverà infine soluzione ma, come sempre, mentre tutti sono concentrati sull’aspetto sociale e politico (quello che i Media devono farti vedere…) c’è chi legge finanziariamente lo scenario e fa ricerche e operazioni per trarne benefici economici.

Chi trarrà ad esempio giovamento dall’esplosione delle esplorazioni nel Golfo del Messico? Forse qualcuno non la racconta fino in fondo…..

Open your mind!

Un abbraccio

J.J.

Facebooktwitterlinkedinmail

1 Commento

  1. Tutto così come scritto. Solo soldi nessun altro interesse.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Prima di uscire... hai scaricato l'Ebook GRATUITO per la Libertà Finanziaria?

Ebook OMAGGIO #ThinkRich – Il Pensiero delle Menti Milionarie

Capire il modo di pensare e agire delle Menti Milionarie per crescere, migliorarsi e ottenere Successo!